V Domenica di Pasqua. L’approfondimento della Parola.

Anche se percorro una via insicura, non ho paura perché Tu mi guidi.

10 maggio 2020.

La V Domenica di Pasqua presenta il Vangelo secondo Giovanni con questi riferimenti: Gv 14, 1-12 (consulta il brano evangelico e tutta la Liturgia della Parola di questa domenica).


Approfondimento al brano evangelico.

Nel racconto giovanneo dell’Ultima Cena, quando Giuda lascia il cenacolo, Gesù rivolge ai suoi discepoli il suo discorso di addio, di cui si proclama la prima parte nella V domenica di Pasqua.

Il testamento spirituale di Gesù, letto nel contesto delle celebrazioni pasquali della sua morte e risurrezione, è fonte di una luce nuova di fede e di speranza. Perché – sì! – apriamo il testamento alla morte del Maestro, ma lui è il Risorto vivo e presente in mezzo a noi.

Il discorso inizia con l’invito a superare i turbamenti del cuore. Di lì a poco Gesù sarebbe stato condannato a morte e abbandonato dai suoi. E lo sa. Oggi più che mai sappiamo di non esser diversi dai discepoli quanto a turbamenti e infedeltà. Non siamo immuni al peccato né alle paure. Gesù, conoscendo il nostro cuore, ci offre la consolazione della fede: parte per andare al Padre a preparare un posto per ciascuno, per poi tornare, prendere tutti con sé e rinnovare per sempre la comunione.

Così, Gesù proclama la fede nella vita eterna e il compimento della storia nel suo ritorno glorioso. Il nostro tempo, infatti, quello della fede e della Chiesa, intercorre tra la partenza del Signore e il suo ritorno glorioso. Oltre a ciò, il suo prepararci un posto ci annuncia che siamo di casa nel cuore di Dio. Questa è la garanzia di cui abbiamo bisogno nell’oggi per muovere e indirizzare i nostri passi.

La successiva domanda di Tommaso – Come possiamo conoscere la via? – porta il Signore a identificarsi non solo con la via che conduce al Padre, ma anche con la verità e con la vita. Queste tre immagini attraversano tutto il vangelo di Giovanni per dire Gesù, la sua identità e la sua missione. Gesù è la verità, non intesa come una mera dottrina, ma come la risposta definitiva e totalizzante su Dio, gli altri e il mondo. La sua è una verità personale, attingibile solo nella misura di una relazione personale con lui, nutrita di ascolto, grazia e preghiera. Insieme è anche la vita in se stessa, perché tutto ciò che esiste trova fondamento in lui, benché l’uomo possa non esserne cosciente o dimenticarsene.

Questa identità deriva a Gesù dall’essere il Figlio in comunione con il Padre, una cosa sola con lui, unico mediatore tra Dio e l’uomo. Nel seguito del passo evangelico, Filippo interviene con una richiesta: Signore, mostraci il Padre e ci basta! Così si fa voce dell’aspirazione profonda di ogni uomo, che è proprio la visione di Dio, ma mostra di non aver ancora colto appieno l’identità di Gesù, perché chi vede il Figlio vede il Padre.

Per incontrare Dio, tutti gli sforzi umani sono tragicamente insufficienti. Sarebbe stato impossibile raggiungerlo, se per primo non fosse venuto a noi incontro nella sua rivelazione storica, che trova la sua pienezza nella persona del Figlio fatto uomo. In Gesù siamo in comunione con il Padre. Perciò non c’è vita cristiana senza Gesù al centro.

Nel tempo del digiuno sacramentale, ci auguriamo che in noi sia cresciuto il desiderio di Gesù, di incontrarlo in particolare nell’Eucaristia, ma anche di cercarlo e trovarlo nella sua Parola, nell’altro e nel povero.

A cura di Maurizio Spanu


Guida alla preghiera

  • Perchè il Papa e i pastori della Chiesa, anche nei momenti di difficoltà, sappiano guidare con saggezza il popolo di Dio.
  • Signore, siamo turbati e spaventati, ma sappiamo che sei un Dio fedele e non ci abbandoni; donaci la grazia di mantenere salda la nostra fede, perchè, solo Tu ci indichi la via, solo Tu sei verità, solo Tu ci dai la vita.
  • In questo tempo di gioia pasquale, stiamo trascorrendo le giornate nella solitudine e nel silenzio; aiutaci a maturare la consapevolezza che da soli non possiamo essere pienamente felici, ma che abbiamo bisogno dell’incontro con gli altri.

A cura di Alessandra Pisanu.