I Gosos. Pedru principe santu.

Gosos. In molti paesi i festeggiamenti per il pescatore sono solenni.

Prosegue sul nostro sito il percorso di approfondimento liturgico fatto attraverso la lettura dei Gosos a cura di Giovanni Licheri e pubblicato sulle pagine de L’arborense. In fondo all’articolo, in allegato, tutte le pubblicazioni precedenti.


Pedru principe santu.

Finissimu diamante de celeste fortalesa Pedra in fundamentu istesa de sa eclesia militante. 

Sa torrada dei Gosos de su principe de sos Apostolos Santu Pedru, et Santu Paulu, raccolti dal Delogu Ibba nella sesta parte dell’opera Index libri vitae, gira attorno alla parola pedra (pietra). Essa si riferisce chiaramente al passo evangelico conosciuto
come della professione di fede e primato di Pietro, in cui Gesù dice al suo apostolo: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa (Mt 16,18).

Come sappiamo dai Vangeli, in realtà, il primo nome di Pietro era Simone, Gesù qui glielo cambia e compie un atto di creazione: presso gli ebrei il nome è l’essenza stessa della persona, il suo modo d’essere, la sua forza e la sua attività. Un nome che è tutto un programma e una missione.

Principe santu eminente de sos Apostolos santos, et de
issos totu quantos sagrada testa prudente (strofa 1).
Il principe degli apostoli, Pietro, alla testa del collegio apostolico. Nella catechesi Pietro, la roccia su cui Cristo ha fondato la
Chiesa del 7 giugno 2006, papa Benedetto XVI scriveva: Di fatto, la volontà di Cristo di attribuire a Pietro uno speciale rilievo all’interno del Collegio apostolico risulta da numerosi indizi.

Nei vangeli Pietro è sempre ricordato per primo nel gruppo apostolico e compagno scelto di Gesù in diverse occasioni: nella risurrezione della figlia di Giairo (Mc 5,37; Lc 8,51), nella
Trasfigurazione (Mc 9,2; Mt 17,1; Lc 9,28) e infine nell’agonia dell’Orto di Getsemani (Mc 14,33; Mt 16,37). Sembra alludere a questi eventi l’autore dei gosos quando dice: In sos discipulos totu Primmu, et charu confidente in su Thabor assistente in cortes su primmu votu et in su ultimu alborotu cumpañu costante (strofa 2). Pietro uomo ardente, Pietro uomo dall’amore forte e fragile allo stesso tempo. Pietro che promette a Gesù di non tradirlo (Lc 22, 33-34) e poco dopo lo rinnega tre volte (Lc 54-62).
Pietro, amato e bruciato da un amore che redime: Tantu fit su vostru ardore de vider su vostru amadu, qui boque segis betadu in sa abba sensa timore volende in alas de amore subra su mare incostante (strofa 4).

Questo uomo dal carattere forte va fino in fondo, fino a morire per il Vangelo come gli annuncia Gesù: In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi. Questo gli disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio (Gv 21,18-19). Pietro, come ci insegna la Tradizione, lo testimonierà a Roma, dove c’è la sua cattedra: In sa testa de su
mundu Roma cathedra pongegis (strofa 7). Tutti conosciamo l’importanza del culto di San Pietro per l’Occidente latino che si sintetizza nella maestosa basilica romana. Pietro, però, viene venerato molto anche in Oriente come ci ricorda San Paolo VI nell’udienza generale del 6 luglio 1966: Questo Ufficio ricava da antichi testi, ch’erano scomparsi dalle edizioni dei libri liturgici greci, espressioni bellissime in onore dell’apostolo Pietro e della missione a lui affidata. Ne citiamo, ad esempio, qualcuna: Pietro, pietra infrangibile della Chiesa. Avendo confessato il Cristo in virtù della rivelazione del Padre, tu hai dal Padre ricevuto una grande autorità sugli uomini. Tu sei diventato, o Pietro, colui che, fra gli apostoli, occupi il primo posto (Protokathedros). La pietra, che è il fondamento della Chiesa. Salve, fondamento della Chiesa e base inconcussa, divino araldo che hai le chiavi del regno dei cieli. Pietro, corifeo dei gloriosi apostoli…

Come questo Santo pontefice richiedeva, dobbiamo avere grande devozione per San Pietro, cui dobbiamo chiedere il dono della fortezza nella fede. La devozione al Santo Apostolo ci deve ricordare di pregare tutti i giorni per il suo successore, il Papa. Abbiamo davanti a noi un papa che al termine di ogni suo intervento chiede di pregare per lui.

A questo riguardo suggerisco una piccola preghiera imparata da bambino dal mio parroco don Ignazio Cabiddu: Signore, copri con la tua protezione il nostro santo Padre, il Papa. Sii la sua luce, la sua forza e la sua consolazione.

A cura di Giovanni Licheri. Pubblicato su L’Arborense del 28 giugno 2020.


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