Tutti fratelli. Sulla fraternità e l’amicizia sociale.

Disponibile il testo scaricabile della terza Enciclica di Papa Francesco

Dopo le encicliche Lumen Fidei, pubblicata il 5 luglio 2013, e la Laudato si‘, sulla cura della casa comune, pubblicata il 24 maggio 2015, a distanza di cinque anni papa Francesco propone una nuova lettera dal titolo: Fratelli tutti, sulla fraternità e l’amicizia sociale.

Lo spunto arriva da uno scritto di San Francesco: Guardiamo, fratelli tutti, il buon pastore che per salvare le sue pecore sostenne la passione della croce. (Dalle Ammonizioni del santo, 6,1: Fonti Francescane 155).

Non a caso, il Papa che ha scelto di portare il nome del santo umbro, ha fatto partire la nuova tappa del suo magistero proprio da Assisi e proprio in occasione della festa del patrono d’Italia. Il titolo di quest’ultimo documento si rifà alla fraternità, valore molto importante per papa Francesco che sin dalla sua elezione si era presentato al mondo con la parola fratelli.

E fratelli sono gli invisibili che abbraccia a Lampedusa, gli immigrati, nella sua prima uscita da Pontefice, si legge su VaticanNews.it, l’organo di stampa della Santa Sede. Anche Shimon Peres e Abu Mazen che si stringono la mano assieme al Papa nel 2014 sono un esempio di quella fraternità che ha come obiettivo la pace. Fino alla Dichiarazione di Abu Dhabi dell’anno scorso, anche in questo caso un documento sulla fratellanza umana che, dirà Francesco, nasce dalla fede in Dio che è Padre di tutti e Padre della pace.

E il concetto di Fratelli tutti, proprio in virtù di questi esempi di fraternità globale, non sarà rivolto solo ai cristiani ma a tutti gli abitanti del Pianeta, perché questa volta immaginare che si rivolga solo ai primi sarebbe davvero un eccesso di eufemismo. Sono oramai all’attenzione di tutti le parole che papa Francesco ha rivolto in questi ultimi mesi al mondo: mai si è soffermato solo sui cristiani, ma nello spirito della fraternità universale, ha invocato aiuto al Signore per ogni uomo di ogni latitudine senza distinzione di razza o religione.

Non è un caso, inoltre, che la terza lettera di papa Francesco sia stata proposta all’inizio del mese di ottobre, il mese che la Chiesa dedica alla missione. Non è un caso che si sia scelto questo tempo di emergenza sanitaria che nel mondo ha provocato non solo la morte di centinaia di migliaia di persone ma anche, e forse soprattutto, ha martoriato la dimensione della comunità, concetto che sta alla base della Chiesa e della società civile. E non è un caso, infine, che il mese missionario il cui tema per quest’anno è Eccomi, manda me! abbia come slogan operativo e attuativo la frase tessitori di fraternità.

Siamo invitati a riscoprire che abbiamo bisogno delle relazioni sociali, e anche della relazione comunitaria con Dio. Lungi dall’aumentare la diffidenza e l’indifferenza, questa condizione dovrebbe renderci più attenti al nostro modo di relazionarci con gli altri… così scrive papa Francesco per la Giornata Mondiale Missionaria di quest’anno. Ogni pensiero riporta, dunque, al fratelli tutti, e alla fraternità e amicizia sociale. Forte il richiamo alla cura delle relazioni, alla cura del mondo, a tessere e costruire legami fraterni a partire dalle persone più vicine per arrivare a quelle più lontane.

______________________________

Scarica il testo dell’Enciclica Fratelli Tutti