Il Nuovo Messale: sei nuovi prefazi

Decimo approfondimento alla scoperta del nuovo Messale

Ci soffermiamo sui nuovi Prefazi. In tutto sono sei: due esistevano nell’editio latina, gli altri quattro sono di composizione in lingua italiana. Dei due Prefazi esistenti in latino, uno costituisce il Prefazio II dei martiri, dove vengono narrate le meraviglie di Dio nella vittoria dei martiri; l’altro è il prefazio di Santa Maria Maddalena, definita in modo meraviglioso, e con una chiara citazione dalle opere dei padri della Chiesa (specie Agostino), Apostola per gli stessi apostoli, perché è stata la prima ad aver ricevuto e portato loro l’annuncio della risurrezione.

Dei quattro Prefazi di nuova composizione in italiano, due vanno ad arricchire la sezione già esistente dei Prefazi dei Santi Pastori, e due vanno a costituire una nuova sezione chiamata Prefazi dei santi dottori della Chiesa. Mi piace sottolineare il testo dei singoli interventi: nel Prefazio dei martiri II, viene sottolineato che la loro passione fa risplendere le opere mirabili della potenza del Padre: sei tu che infondi l’ardore della fede, concedi la fermezza della perseveranza e doni nel combattimento la vittoria; nel Prefazio dei santi pastori II: È lui il pastore buono che ha dato la vita per le sue pecore e continua a pascere il suo gregge donando alla Chiesa pastori secondo il suo cuore. Nella vita di san N. riconosciamo i segni del tuo amore per noi: nella sua voce, la tua parola, nei suoi gesti, la tua potenza…).

Il Prefazio dei santi pastori III afferma con solennità e verità: Sospinto dal soffio dello Spirito, il santo pastore N. ha portato alle genti l’annuncio del Vangelo e i Sacramenti della salvezza… etc. Il Prefazio dei santi dottori della Chiesa I: il Cristo, Signore nostro, volle la sua Chiesa sale della terra, luce del mondo, città posta sul monte, perché tutti possano arrivare alla conoscenza della verità ed essere salvati. Per realizzare questa missione tra le genti hai suscitato nel tuo popolo san N. [santa N.] e gli [le] hai donato una profonda conoscenza dei divini misteri, perché con la sapienza, da te ispirata, fosse lampada di vivo fulgore a gloria del tuo nome. Illuminati dalla sua dottrina e dalla sua testimonianza, con animo grato e gioioso ci uniamo ai cori celesti…).

Il Prefazio dei santi dottori della Chiesa II, attinge a diverse immagini simboliche tratte da alcune parabole evangeliche: Il tuo Figlio è l’unico maestro: la sua parola, lampada ai nostri passi, la sua croce, la sola nostra sapienza. Nel tuo disegno di amore hai illuminato san N. [santa N.] e con i suoi insegnamenti allieti la Chiesa nella sublime bellezza della tua conoscenza…). L’inserimento di questi prefazi, che non erano presenti né nell’edizione precedente, né nell’editio typica latina è un elemento assai significativo, se pensiamo alla necessità di utilizzare il prefazio dei santi dottori anche per alcune sante donne che hanno questo titolo.

In fondo anche questi nuovi prefazi esprimono il significato profondo della stagione liturgica che stiamo tentando di inaugurare, come ricordano i vescovi italiani, quella cioè dell’approfondimento della Riforma liturgica del Vaticano II, conoscendone le ragioni sottese e interiorizzandone i principi ispiratori.

Come Chiese in Italia siamo chiamati ad accogliere il dono del nuovo Messale, nel contesto di un rinnovamento che è sinonimo di impegno concreto di interiorizzazione e appropriazione, delle dinamiche intrinseche alla liturgia e di assimilazione del mistero della salvezza che essa veicola, celebra e realizza.

A cura di Tonino Zedda (continua – 10)

Servizio pubblicato su L’Arborense


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