Indicazioni dell’Arcivescovo per l’attuale tempo liturgico pasquale

Carissimi,

il cammino delle nostre comunità cristiane alterna spiragli di luce con momenti di oscurità e sfiducia, a causa dell’incertezza dettata dalle notizie e dalle decisioni operative delle Autorità, in un alternarsi di speranza di ripresa del cammino con momenti di sconforto per i limiti che vengono posti dalla necessità di arginare ancora una volta il dilagare della pandemia.

Il Tempo liturgico pasquale in cui siamo ancora immersi, pur nelle ristrettezze che conosciamo, ci stimola a trovare modi e tempi attraverso i quali vivere e stimolare noi stessi e le comunità con una attiva e fruttuosa partecipazione alla liturgia e ai diversi momenti di manifestazione delle fede delle comunità.

Nelle prossime settimane scandiranno il Calendario liturgico alcune solennità significative insieme alle feste di santi. In questa prospettiva, con la collaborazione dell’Ufficio Liturgico, desidero suggerire alcune modalità attraverso le quali viverle, lasciando poi alla creatività pastorale di completare questi accenni.


Pentecoste.

Tenendo conto delle limitazioni e delle differenti necessità delle comunità parrocchiali o dei presbiteri con più parrocchie si propone di celebrare:

  • la Veglia secondo le indicazioni del Messale Romano (pag. 252ss.) oppure con un incontro di preghiera;
  • la Celebrazione comunitaria dei Secondi Vespri a chiusura del Tempo di Pasqua;

Corpus Domini.

Non essendo possibile vivere la processione eucaristica, si propone uno schema di adorazione qui in allegato;

Scarica Corpus-Domini- tempo di pandemia


Feste patronali e votive dei santi.

Non essendo possibile fare le processioni, per salvaguardarne il senso teologico-liturgico, è preferibile evitare che i simulacri dei santi vengano portati in processione senza popolo di Dio al seguito. Tuttavia sarebbe opportuno valorizzare altri aspetti:

  • Preparazione alla festa: incontri di preghiera (come anche novene, settenari, tridui); Lectio divina; catechesi su santità battesimale, necessità della testimonianza, i santi quali modelli di sequela.
  • Valorizzare la festa con altri strumenti liturgici e devozionali: cura nella preparazione della Celebrazione eucaristica; valorizzazione della Liturgia delle Ore (ad esempio, dove si celebra l’eucaristia al mattino, al pomeriggio sarebbe bene celebrare comunitariamente i Vespri); il canto/recita del rosario meditato, soprattutto per le feste della Madonna; il canto dei Gosos.

La cura degli infermi e degli ammalati.

Nella situazione di diffusione del contagio da Covid 19 diventa difficoltosa la cura degli ammalati, in particolare con la visita in casa comprendente il Rito per la riconciliazione e la comunione.

  • La visita in casa va fatta solo se espressamente richiesta dalla famiglia e – quando è possibile – va attuata con le dovute precauzioni che prevedono igienizzazione, mascherina e distanziamento.
  • Si favorisca, quando possibile, che siano i familiari degli ammalati a portare la Comunione in casa, accordandosi con loro, prima della celebrazione dell’Eucaristia a cui partecipano e offrendo loro indicazioni per tale rito.

A tutti voi e alle comunità cristiane che servite nel Signore, l’augurio di vivere i momenti di preghiera, il ricordo dei Santi e specialmente la Pentecoste e il Corpus Domini come un invito alla lode, al ringraziamento e all’invocazione al Signore perché ci dia forza nel riprendere il cammino.

Oristano 30 aprile 2021

+ Roberto, arcivescovo