Va delineandosi il programma definitivo del pellegrinaggio che coinvolgerà un’ottantina di persone dell’arcidiocesi Arborense dal 2 al 6 ottobre in occasione della festa del patrono d’Italia San Francesco.
Un evento che, quest’anno, ha chiamato a raccolta i pellegrini di tutta la Sardegna dal momento che toccherà proprio alla nostra Isola rappresentare le regioni d’Italia alla festa patronale nella cittadina umbra. Tradizione vuole, infatti, che ci sia una turnazione tra le regioni d’Italia per partecipare alle celebrazioni e alle manifestazioni e per offrire l’olio per la lampada che arde davanti alla tomba del Santo: un gesto che, lo ricordiamo, vuole essere segno di una preghiera costante a san Francesco, ma anche impegno a rendere sempre visibile e irradiante la fede della Chiesa che quel gesto lo compie.
Con i pellegrini della nostra Arcidiocesi, dunque, anche quelli delle altre diocesi sarde a partire dai fedeli di Ales-Terralba: guidati dallo stesso Pastore, i pellegrini condivideranno anche lo stesso programma di viaggio. Saranno circa 900 i sardi presenti: non un grande numero rispetto a quanto accadde venti anni fa, quando ad Assisi giunsero circa 30mila pellegrini dalla Sardegna, ma certamente una buona rappresentanza nonostante le restrizioni imposte per il tempo pandemico che stiamo vivendo.
Per quanto riguarda il viaggio diocesano, la partenza è stata fissata dagli organizzatori da Oristano in pullman: l’appuntamento è per le 4 del mattino del 2 ottobre (via san Francesco, fronte Tribunale) con destinazione aeroporto di Elmas. Tra i documenti di bordo anche la novità del Green pass: la certificazione verde sarà obbligatoria per spostamenti e visite guidate.
Prime tappe del pellegrinaggio saranno Roma, con la visita e una celebrazione eucaristica a San Pietro, e Orvieto, con la visita al Duomo e al centro storico, nel pomeriggio del 2 ottobre. Poi le giornate ad Assisi.
Nella mattina del 3 ottobre la visita a Rivotorto e alla Porziuncola, a Santa Maria degli Angeli. Nel pomeriggio le celebrazioni del transito di San Francesco. Dopo l’accoglienza delle autorità, nella Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli la celebrazione dei Primi Vespri presieduta dal Vice Presidente della Conferenza Episcopale Sarda, mons. Giuseppe Baturi, con l’assistenza del card. Agostino Vallini, Legato Pontificio per le Basiliche di Assisi, dei Vescovi della Sardegna, del Vescovo di Assisi, dei Ministri Generali e Provinciali delle Famiglie Francescane e i pellegrini delle Diocesi della Sardegna.
Il 4 ottobre, giorno della festa, al mattino la solenne celebrazione eucaristica nella Basilica superiore presieduta da mons. Antonello Mura, presidente della Conferenza Episcopale Sarda. Durante la Messa, il Sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, in rappresentanza dei comuni della Sardegna accenderà la Lampada Votiva con l’olio offerto dalla Regione Sardegna. Al termine, nella loggia del Sacro Convento, i saluti di fr. Carlos Trovarelli, Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, del Rappresentante del Governo Italiano e del Presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas. La Santa Messa e i discorsi nella loggia saranno trasmessi in diretta su Rai Uno. Nel pomeriggio, mons. Roberto Carboni presiederà i Vespri Pontificali nella Cappella Papale: a lui l’onore della benedizione all’Italia con la Chartula, la reliquia con la benedizione autografa di San Francesco che, dopo un restauro durato due anni, è tutt’ora conservata nella Cappella di San Nicola, in Basilica inferiore accanto al saio del Santo.
Il 5 ottobre, i pellegrini delle diocesi di Oristano e Ales-Terralba faranno visita al Convento di S. Damiano e all’ Eremo delle Carceri situato sulle pendici del Monte Subasio, due luoghi suggestivi e affascinanti per il loro silenzio che parla. Infine, il 6 ottobre, prima del rientro, tappa a Cascia per la visita al Santuario di Santa Rita. Il viaggio in aereo da Fiumicino e in pullman da Cagliari per Oristano completeranno il pellegrinaggio arborense.
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