La Porziuncola culla della fraternità

Ogni luogo ad Assisi merita certamente una visita e una sosta in preghiera, ma tra tutti questi ce n’è uno che merita qualcosa di più. Il piccolo santuario di Santa Maria degli Angeli, nota come Porziuncola, è una di quelle chiese che Francesco d’Assisi ha riparato con le sue mani. Agli inizi del cammino di conversione il Poverello comprese che doveva restaurare materialmente le chiese diroccate, per questo motivo andava in giro per Assisi e dintorni a poggiare pietra su pietra negli edifici di culto ormai cadenti.

La voce dello Spirito, però, non gli stava suggerendo una riparazione materiale delle chiese, bensì una restaurazione spirituale della Chiesa. Questa restaurazione spirituale doveva realizzarsi  attraverso la sua personale conversione che fu di esempio per una innumerevole schiera di uomini e donne che ancora oggi prendono spunto dai suoi passi per poter seguire Cristo .

La Porziuncola è il luogo dove Francesco d’Assisi voleva che i frati si rincontrassero dopo le loro missioni e le loro fatiche apostoliche, per questo motivo è ritenuto la culla della fraternità. Quella fraternità che Francesco ha vissuto in maniera originale, prima di tutto riconoscendo Dio come Padre suo, e quindi come Padre di tutti, in maniera universale, dal lebbroso al povero, dal più odioso al più antipatico, dal più fastidioso fino a quello che gli faceva del male: Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede (1Gv 4,20). Fraternità, dunque, come contemporanea comunione con Dio e con i fratelli, con tutti i figli di Dio che ogni giorno si incontrano sulle strade della vita. Risuonerebbe come una contraddizione troppo forte amare Assisi, il mondo francescano in generale, e non considerare uno dei fondamentali della spiritualità francescana: la fraternità.

Francesco d’Assisi, con la sua vita ha voluto far riscoprire a ogni uomo che incontrava la paternità di Dio, la fraternità del Figlio e di tutti i figli. Sarebbe assurdo andare ad Assisi e non percepire tra quelle antiche mura, il principale restauro operato dal più noto fraticello assisano, e cioè la rinnovata comunione con Dio e col prossimo. La Porziuncola è anche il luogo dove frate Francesco ha voluto che si concentrasse la misericordia di Dio nei confronti di tutte le persone assetate di perdono e di voglia di ricominciare, alle quali egli rivolse quelle parole che restano come icona della sete di Dio per l’umanità: Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso!

La Porziuncola è il luogo dove si condensa l’amore di Francesco e dell’Ordine per la madre di Dio che è anche madre di ogni uomo. È il luogo dove Francesco ha voluto essere abbracciato da madre terra e da sorella morte, e poter così contemplare eternamente il Padre delle misericordie. È il luogo dove il Poverello ha desiderato morire nudo sulla nuda terra, per riabbracciare quel Gesù che ha tanto amato, e con il quale si è così tanto configurato fino a portare i segni della Sua passione nella sua carne.

Fabrizio Congiu, ofm cap

pubblicato su L’Arborense n. 33 del 2021