26 luglio: celebrata la II Giornata Mondiale dei nonni e degli anziani

Benedetta la casa che custodisce un anziano! Benedetta la famiglia che onora i suoi nonni!

Il versetto del salmo 92, nella vecchiaia daranno ancora frutti, è una buona notizia, un vero e proprio vangelo che possiamo annunciare al mondo. Esso va controcorrente rispetto a ciò che il mondo pensa di questa età della vita; e anche rispetto all’atteggiamento rassegnato di alcuni di noi anziani, che vanno avanti con poca speranza e senza più attendere nulla dal futuro.

Con queste parole papa Francesco apre il suo messaggio rivolto a nonni e anziani, in occasione della seconda Giornata Mondiale a loro dedicata.

A molti la vecchiaia fa paura, scrive il Papa. La considerano una sorta di malattia con la quale è meglio evitare ogni tipo di contatto: i vecchi non ci riguardano, pensano, ed è opportuno che stiano il più lontano possibile, magari insieme tra loro, in strutture che se ne prendano cura e ci preservino dal farci carico dei loro affanni. È la cultura dello scarto: quella mentalità che, mentre fa sentire diversi dai più deboli ed estranei alla loro fragilità, autorizza a immaginare cammini separati tra noi e loro. Ma, in realtà, una lunga vita, così insegna la Scrittura, è una benedizione, e i vecchi non sono reietti dai quali prendere le distanze, bensì segni viventi della benevolenza di Dio che elargisce la vita in abbondanza.

Benedetta la casa che custodisce un anziano! Benedetta la famiglia che onora i suoi nonni! Lo stesso salmo, che rintraccia la presenza del Signore nelle diverse stagioni dell’esistenza, invita a continuare a sperare, spiega il Pontefice: Venuta la vecchiaia e i capelli bianchi, Egli ci darà ancora vita e non lascerà che siamo sopraffatti dal male. Confidando in Lui, troveremo la forza per moltiplicare la lode e scopriremo che diventare vecchi non è solo il deterioramento naturale del corpo o lo scorrere ineluttabile del tempo, ma è il dono di una lunga vita. Invecchiare non è una condanna, ma una benedizione! La vecchiaia non è un tempo inutile in cui farci da parte tirando i remi in barca, ma una stagione in cui portare ancora frutti: c’è una missione nuova che ci attende e ci invita a rivolgere lo sguardo al futuro. La speciale sensibilità di noi vecchi, dell’età anziana per le attenzioni, i pensieri e gli affetti che ci rendono umani, dovrebbe ridiventare una vocazione di tanti. E sarà una scelta d’amore degli anziani verso le nuove generazioni.

Infine, la preghiera del Papa: Chiediamo alla Madonna, Madre della Tenerezza, di fare di tutti noi gli artefici della rivoluzione della tenerezza, per liberare insieme il mondo dall’ombra della solitudine e dal demone della guerra. Facciamolo, imparando a utilizzare sempre di più e sempre meglio lo strumento più prezioso che abbiamo, e che è il più appropriato alla nostra età: quello della preghiera. Diventiamo anche noi poeti della preghiera: prendiamo gusto a cercare parole nostre, riappropriamoci di quelle che ci insegna la Parola di Dio. La nostra invocazione fiduciosa può fare molto: può accompagnare il grido di dolore di chi soffre e può contribuire a cambiare i cuori.


Ricordiamo che la Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani si celebrerà il 24 luglio 2022.

L’evento mira a coinvolgere tutte le diocesi, le comunità parrocchiali, le strutture che operano con gli anziani.


Condividiamo su questa pagina il materiale messo a disposizione dalla Segreteria Generale della CEI su invito di S.Em. card. Kevin Farrell, Prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita.

Materiale per l’animazione

  1. Il Messaggio del Presidente CEI Card. ZUPPI
  2. 01 – Messaggio del Santo Padre Francesco
  3. 02 – Catechesi
  4. 03 – Preghiera
  5. 04 – Indicazioni pastorali