Settembre: tempo del Creato e per il Creato

Il 1° settembre si è celebrata la Giornata per la salvaguardia del Creato che riafferma l’importanza dell’ambiente e delle sue connessioni etniche e sociali e dà avvio a un mese interamente dedicato a questo tema.

La giornata si celebra nella data del Capodanno ecclesiastico ortodosso. La proposta fu, infatti, presentata dal Patriarca di Costantinopoli, Dimitrios I, nel 1989. Il Patriarca, nella sua enciclica indirizzata per l’inizio dell’anno, ravvisava il pericolo per il deteriorarsi dell’ambiente, e invitava la Chiesa a responsabilizzarsi nella cura del Creato. Tema poi ripreso da papa Francesco nella enciclica Laudato Sii, in cui evidenzia la responsabilità della Chiesa nei confronti delle opere di Dio e la preoccupazione per la natura e l’ambiente.

Dal 2006, questa giornata è promossa anche dalla Conferenza Episcopale Italiana insieme a tutte le comunità ecclesiali del mondo. Ogni anno, infatti, la commissione CEI per i Problemi Sociali e il Lavoro, la Giustizia e la Pace e quella per l’Ecumenismo e il Dialogo indicano il tema specifico della giornata, curano il messaggio per i popoli e realizzano sussidi per l’animazione del mese di settembre.

Quest’anno si celebra la 17ª edizione della giornata: come tema è stata scelta la frase evangelica Prese il pane, rese grazie (Lc 22,19). Quante cose sa dirci un pezzo di pane! Basta saperlo ascoltare. Purtroppo, il pane ci sembra scontato: è talmente quotidiano da non attirare il nostro sguardo. Non si apprezza, si usa; non si guarda, si mangia. Lo consumiamo automaticamente, senza badarci. Anche oggi, nell’epoca della meccanizzazione, della grande distribuzione e della panificazione industriale, il pane rimane ciò che è da sempre. Il pane continuerebbe a parlarci della sua identità più profonda: quello di essere un’offerta della terra, da accogliere con gratitudine. Quando Gesù prende il pane nelle sue mani, accoglie la sua natura affermando che il pane è il suo corpo.  Gesù stesso si fa sacrificio, lasciandosi spezzare, cosicché l’uomo e il mondo intero possano trovare armonia e siano insieme trasfigurati nel frutto della redenzione. Gesù si fa dono per prendersi cura di un’umanità sofferente.

Non solo il sacrificio è importante, ma soprattutto la gratitudine che si dimostra e si trasmette in ogni momento che si affronta. Essere grati è un atteggiamento di apertura e di accoglienza, ed è un atteggiamento fondamentale per ogni cristiano. Non sempre messo in pratica. Spesso, ognuno di noi, dà per scontata ogni cosa che gli accade o semplicemente vive come se non avesse ricevuto nulla, restando insoddisfatto di sé e della sua vita. Il Signore vuole che ognuno di noi abbia uno spirito di gratitudine in tutto ciò che fa. Quando siamo grati, proviamo maggiore felicità e soddisfazione. Ogni atteggiamento umano di gratitudine riconosce un legame tra chi riceve un dono e il donante. Per quante cose possano esserci nella nostra vita che non vorremmo, dobbiamo imparare a ringraziare per il bene, e per quelle note positive che sembrano piccole. Questo il messaggio fondante per la Giornata di quest’anno che, ancora una volta, invita al rispetto della Terra e di tutte le sue creature.


Proposte di animazione per il tempo del Creato. 1 settembre – 4 ottobre 2022 ⇒ CLICCA QUI


Pagina a cura di Francesca Pisano

Servizio in collaborazione con L’Arborense