N.S. di Bonacatu. Mons. Meloni: testimonianze di devozione e di fede che sorprendono

Dopo due anni di festeggiamenti vissuti in forma ridotta, a causa delle restrizioni imposte per contrastare la pandemia, le celebrazioni per la festa di Nostra Signora di Bonacatu riprendono quest’anno con tutta la solennità della tradizione bonarcadese. Siamo contenti di poter di nuovo organizzare la festa con tutti i crismi della normalità, racconta mons. Isidoro Meloni, priore-parroco di Bonarcado. Naturalmente significa tanto impegno e un grande dispendio di energie e di risorse umane. Ma non posso non rallegrarmi della tanta collaborazione che già dai primi momenti organizzativi ho ricevuto. Sia da parte dei confratelli sacerdoti che si sono resi disponibili per celebrare e per le confessioni. Sia da parte dei volontari senza i quali niente si potrebbe fare: in tanti ci sono venuti incontro e ci hanno dato disponibilità a offrire il loro tempo.

Dal 9 settembre l’avvio alla preparazione della festa con la novena, guidata quest’anno da p. Edoardo Tranquilli, guardiano del convento di San Francesco a Oristano: un unico filo conduttore legherà i novi giorni di riflessione come un cammino spirituale verso Dio attraverso Maria.

Un cammino vero e proprio lo faranno invece tanti pellegrini dei paesi del circondario, e non solo, per arrivare a Bonarcado la mattina presto del 18 settembre. Sono encomiabili, ci confida mons. Isidoro. Arrivano da tante direzioni. C’è chi parte da Scano di Montiferro il giorno prima alle 22, raccoglie altri pellegrini prima a Cuglieri e poi a Santu Lussurgiu per arrivare puntuali alle 6. C’è chi parte da Borore con un pellegrinaggio che coinvolge poi i pellegrini di Abbasanta, Ghilarza, Norbello, Paulilatino, Seneghe, Milis. So di persone che si metteranno in cammino da Samugheo. Sono testimonianze di devozione e di fede che sorprendono ogni volta. Da parte nostra tutto l’impegno ad accoglierli al meglio, celebrare con loro, offrire ristoro. E non poteva essere altrimenti visto che Bonacatu ha proprio il significato di Buona Accoglienza.

La solenne celebrazione del giorno della festa sarà presieduta da mons. Mosè Marcia, vescovo emerito di Nuoro, tanti saranno invece i sacerdoti che si avvicenderanno per celebrare Messa e per confessare i tanti fedeli che la Nostra Signora di Bonacatu attira ogni anno a dimostrazione di come nonostante dietro questi eventi ci sia sempre il richiamo della tradizione ma ci sia anche tanta fede e desiderio di cogliere l’occasione per tornare a Dio.

E a proposito di tradizione, dopo due anni tornerà anche la processione che, da sempre, ha caratterizzato i festeggiamenti. Finalmente porteremo di nuovo per le strade di Bonarcado il simulacro della Madonna, riferisce il priore-parroco. La processione è sempre stata molto sentita e coinvolgente. Sarà bello e commovente riviverla per le strade del nostro paese. In realtà le processioni saranno due, perché sarà riproposta anche l’ultima domenica di settembre. Secondo la tradizione i bonarcadesi chiesero di poter bissare novena, festa e processione in intimità, senza gli stranieri (in riferimento ai numerosi pellegrini che arrivavano da fuori Bonarcado). Una tradizione che è rimasta e che ancora si rinnova con la seconda novena e una seconda processione, appunto.

Un altro segno di ritorno alla normalità sarà anche la riapertura del santuario chiuso da ottobre scorso per lavori di restauro, conclude mons. Isidoro Meloni. I lavori non sono completati del tutto ma abbiamo ottenuto l’autorizzazione per aprire il santuario in occasione della festa. È un luogo tanto caro sia ai bonarcadesi che ai pellegrini che sempre si soffermano in preghiera. Poterlo riavere a disposizione della festa farà sembrare tutto normale, tutto come è sempre stato e come tutto che continua a rinnovarsi.

Pubblicato su L’Arborense n. 31 del 2022