Il 25 luglio si celebra la I Giornata dei Nonni

In allegato il materiale per l'animazione della giornata.

Domenica 25 luglio tutta la Chiesa è invitata a dedicare un pensiero speciale ai nonni e alle nonne.

La scelta di indire una Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani si colloca in un tempo segnato dalla pandemia e da quanto la generazione dei più anziani ha sofferto in questi mesi, in ogni parte del mondo. Le immagini di anziani morti soli, per i quali non è nemmeno stato possibile celebrare il funerale, sono state una ferita per tutta la Chiesa. Si tratta di una delle croci di questo nostro tempo che, non a caso, è stata ricordata durante la Via Crucis con il Papa il Venerdì Santo di quest’anno: Dall’ambulanza sono scesi uomini che somigliavano ad astronauti, coperti da tute, guanti, mascherine e visiera, hanno portato via il nonno che da qualche giorno faticava a respirare. È stata l’ultima volta che ho visto il nonno, è morto pochi giorni dopo in ospedale, immagino soffrendo anche per la solitudine. Non ho potuto stargli vicino fisicamente, dirgli addio ed essergli di conforto.

Non poter essere vicini a chi soffre contraddice la vocazione alla misericordia dei cristiani e la Giornata è un’occasione per ribadire che la Chiesa non può rimanere distante da chi porta la croce. Il tema scelto dal Santo Padre Io sono con te tutti i giorni lo esprime con chiarezza: durante la pandemia e nel tempo che , ci auguriamo presto, inizierà dopo di essa, ogni comunità ecclesiale desidera stare con gli anziani tutti i giorni.


Ecco alcune indicazioni per animare la giornata: 

  • Si suggerisce di celebrare in ogni parrocchia o realtà ecclesiale una messa in occasione della Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani; di far memoria degli anziani della propria comunità morti a causa del Covid-19 e di chiedere ai giovani di compiere una visita ai propri nonni e, soprattutto, agli anziani soli, per consegnar loro il messaggio del Santo Padre.
  • La prima Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani sarà celebrata in una situazione nella quale ancora in moltissimi paesi agli anziani non sarà possibile partecipare fisicamente alle messe.
  • Per far giungere a tutti – anche a chi è più isolato – il messaggio di vicinanza e consolazione che la Giornata vuole esprimere, chiediamo di compiere una visita ai propri nonni e agli anziani soli della propria comunità e di consegnar loro il messaggio del Santo Padre.
  • La visita, segno tangibile della Chiesa in uscita, è un modo per ribadire – in un tempo segnato dal distanziamento sociale dovuto alla pandemia – che anche nel distanziamento c’è un modo per stare vicino agli anziani.
  • La visita manifesta la scelta personale di alzarsi ed andare in fretta verso gli altri (cfr. Lc 1, 39), così come ha fatto Maria per andare a visitare l’anziana Elisabetta.
  • La visita è l’occasione per ogni nipote di dire a suo nonno e per ogni ragazzo di dire all’anziano che andrà a trovare: Io sono con te ogni giorno!
  • La visita può essere l’occasione per portare un dono, ad esempio un fiore, e per leggere insieme la preghiera della Giornata.
  • La visita può anche essere l’occasione per offrire la possibilità agli anziani, soprattutto a quelli che da tempo non escono di casa, di accostarsi ai sacramenti della riconciliazione e dell’eucarestia.
  • La visita ad un anziano solo è una delle possibilità per ottenere l’Indulgenza Plenaria concessa in occasione della Giornata.
  • Nei luoghi dove, per motivi legati all’emergenza sanitaria, non sia ancora possibile effettuare la visita di persona, con la fantasia dell’amore si possono trovare i modi per raggiungere gli anziani soli attraverso il telefono o i social.
  • Per diffondere il messaggio della Giornata si possono postare sui social le immagini delle visite con l’hashtag #IamWithYouAlways.

    Scarica il materiale predisposto per la Giornata:

  • Messaggio di papa Francesco
  • Preghiera
  • Indicazioni pastorali
  • Sussidio liturgico