Via S. Ambrogio, 11 – 09090 LACONI (OR)
Email: cappuccinilaconi@gmail.com
Sito Web: https://www.ignaziodalaconi.it/
Festa: 11 maggio e 30 agosto
Storia del Santuario
Il 4 maggio 1952, Pio XII attraverso la Sacra Congregazione dei Riti assegnò alla chiesa parrocchiale di Laconi, già dedicata a s. Ambrogio vescovo, il nuovo titolo di “s. Ignazio da Laconi” e lo dichiarò “patrono principale della località chiamata Laconi”. Con decreto del 5 novembre 1987, l’allora arcivescovo di Oristano, Monsignor Piergiuliano Tiddia, dichiarò santuario diocesano la chiesa parrocchiale di Laconi unitamente alla chiesa parrocchiale di Bonarcado. A Bonarcado il santuario venne intitolato a Nostra Signora di Bonacattu, mentre per quello di Laconi il titolo fu quello di Sant’Ignazio da Laconi.
La motivazione espressa nel decreto dell’arcivescovo fa riferimento al culto diffuso per il Santo e al continuo flusso di pellegrini. La presenza di pellegrini per visitare i luoghi del venerabile Ignazio è attestata a Laconi già alla fine dell’Ottocento e, come testimoniato da documenti storici, sin dai primi decenni del Novecento si assiste ad un incremento esponenziale delle presenze da ricondursi alla congiuntura di diversi elementi. In quegli anni infatti possono individuarsi come fattori propulsori: l’interesse della Conferenza Episcopale Sarda per il processo di canonizzazione, evidente nei due importanti documenti stilati dai Vescovi sardi; la ripresa dello stesso processo di canonizzazione anche ad opera di benemeriti vicepostulatori che negli anni si sono succeduti alla guida della causa; la realizzazione della linea ferroviaria ed il progresso di altri mezzi di trasporto che hanno sicuramente facilitato la mobilità delle persone contribuendo a dare maggiori possibilità ai tanti devoti di raggiungere il paese natale del Santo; la fondazione, infine, in quegli anni della rivista Voce Serafica della Sardegna che tanto ha contribuito alla divulgazione del culto del santo laconese.
A distanza di oltre un secolo, ancora oggi il Santuario sant’Ignazio da Laconi continua ad accogliere quotidianamente i numerosi devoti del santo che giungono in pellegrinaggio da tutta la Sardegna e non solo, raggiungendo le migliaia di presenze durante i festeggiamenti Agostani.
Il Santuario
L’attuale edificio parrocchiale della chiesa dei Ss. Ambrogio e Ignazio, costruito nella seconda metà del XIV secolo, in stile gotico-aragonese, ha conservato bene il suo bel campanile alto una trentina di metri. La facciata e tutto l’interno mostrano chiari segni di rifacimento che, se fu felice da un lato, dall’altro le tolse sua originale bellezza alla quale pare voglia far richiamo la cappelletta sotto la torre campanaria, che ha accolto il fonte battesimale.
Originariamente tutto l’edificio si componeva di tre navate. A quella centrale, lunga m. 17.60 e larga m. 14, fu aggiunto posteriormente il presbiterio delle dimensioni di m. 11.50 x 7.30, mentre le due laterali, comprendenti ciascuna le tre cappelle già descritte la Rettore Cabras, misurano m. 17.60 x 5.80. Le pareti che vennero coperte con un tetto in legname, durato fino al 1812, pare siano state rifatte attorno al 1600, dato che lo stemma della famiglia Manca, posto esternamente sopra l’imboccatura settentrionale del portico passante sotto l’abside, porta la data del 1607. Sono posteriori alla prima costruzione, oltre al presbiterio, anche la sagrestia, la maestosa cupola del presbiterio e quelle delle cappelle laterali.
Agli inizi del secolo XIX va collocato un periodo in cui si andarono sviluppando generali lavori di ampliamento e di trasformazione di tutto l’edificio ecclesiale e parrocchiale. Con i lavori terminati nel 1823, si sostituì il tetto in legno con la volta in pietra, come asserisce la lapide marmorea ricollocata in chiesa qualche anno fa – ma di una totale trasformazione comprendente la ricostruzione in travertino dei cornicioni, degli archi in pietra pomice, della cupola dell’altare maggiore indicata con il termine ciborio, della volta a botte, del pavimento di tutta la chiesa e della sacrestia in travertino. Un altare in onore di sant’Ignazio da Laconi fu progettato e realizzato, tra la fine degli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60 del XX secolo, dai frati minori cappuccini insediatisi a Laconi a partire dal 1957. L’Arcivescovo di Oristano mons. Sebastiano Fraghì consacrò il nuovo altare il 10 maggio 1961. La cappella venne successivamente adornata con marmi di Carrara e con preziosissimi mosaici realizzati dal prof. Angelo Gatto, sulla scia di quanto eseguito pochi anni prima nel Santuario del Santo a Cagliari. Il “Santuario” fu terminato il 22 settembre 1966.