Sabato 8 febbraio, mons. Roberto Carboni, Arcivescovo di Oristano e delegato della Conferenza Episcopale Sarda per il Servizio Regionale per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, e don Michele Fadda, Coordinatore del Servizio Regionale per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, hanno partecipato alla Consulta Nazionale del Servizio Nazionale per la Tutela dei minori e delle persone vulnerabili, nella sede della CEI a Roma.
L’incontro è stato occasione per ribadire il paradigma di tutela come safeguarding assunto dalla Chiesa: con questo termine s’intende l’insieme di procedure e pratiche volte a garantire che i/le minori che frequentano contesti di supporto formali o informali (a carattere educativo, sociale e/o altri) siano sempre tutelati/e da possibili maltrattamenti e abusi ad opera di adulti, compresi adulti in posizione fiduciaria, e che tali contesti sappiano rispondere adeguatamente a segnalazioni di sospetto abuso o maltrattamento. Un incontro voluto per affermare ancora l’impegno deciso nella tutela dei minori che coinvolga l’intera comunità cristiana e per condividere il programma di lavoro per il quinquennio 2024-2029 del servizio. Il progetto prevede lo sviluppo di quattro poli di base: rinnovamento ecclesiale e responsabilizzazione comunitaria; ascolto e cura; comunicazione attiva; collaborazione con la società civile.
Durante l’incontro è stato possibile condividere riflessioni, esperienze e buone prassi dei partecipanti, provenienti da tutte le regioni ecclesiastiche italiane, e rappresentanti di movimenti laicali e istituti religiosi.
La Chiesa sarda partecipando ai lavori della Consulta nazionale esprime il proprio impegno in prima linea nella promozione delle prassi di tutela dei minori e delle persone vulnerabili negli ambienti ecclesiali.