Liturgia come lex orandi

Liturgia, Lex orandi.Se il Centro di un’architettura sacra è l’Altare, ossia Cristo stesso, possiamo dire che oltre a questo altri centri, sia pure di minor peso, presiedono alla liturgia? Forse si, poiché per insegnare le verità della fede e trasmetterle ai fedeli, altre vie si affiancano a questa; una di esse è l’Ambone, che abbiamo visto precedentemente, e dobbiamo inoltre ricordare la pratica dei pii esercizi. Di che si tratta? E come tali modalità trovano riscontro nelle forme dell’architettura sacra?Si tratta infatti di pratiche eseguibili non solo in chiesa, ma in altri ambiti, come la casa o in luoghi d’incontro come sale parrocchiali, spazi aperti, ecc. Queste attività sono ad esempio la recita del Rosario, la Via Crucis, o anche la realizzazione del Presepe nel tempo di Avvento.Tali forme “liturgiche” (liturgia è «il servizio di culto che si deve a Dio») conobbero diverse espressioni nel tempo, in particolare mediante due forme; infatti, fino al Mille prevaleva la presentazione del Cristo Kyrios (la dimensione salvifica e gloriosa del nome Kyrios emerge dall’esperienza pasquale che gli conferisce valenza cristologica.