omelia per la festa della Madonna del Carmine

Cari fratelli e sorelle,

come è ben noto, la devozione alla Vergine Maria è stata sempre diffusa nella cristianità sin dai primi tempi apostolici. Lungo i secoli  essa ha acquisito tantissimi titoli, la maggior parte dei quali legati alle virtù della Vergine Maria, così come vengono elencate dalle litanie lauretane; gli altri sono legati ai luoghi delle sue apparizioni, al culto promosso da Ordini Religiosi e Confraternite, alle definizioni dogmatiche della Chiesa, come l’Immacolata Concezione e l’Assunzione in cielo. La devozione alla Madonna del Carmelo, oggetto della festa di questa sera, è tra le più antiche e più amate dalla gente, legata alla storia e ai valori spirituali dell’Ordine dei Carmelitani. La festa liturgica fu istituita per commemorare l’apparizione del 16 luglio 1251 a san Simone Stock, all’epoca priore generale dell’ordine carmelitano, durante la quale la Madonna gli consegnò lo ‘scapolare’ col cosiddetto ‘privilegio sabatino’, che consiste nella promessa della salvezza dall’inferno, per coloro che lo indossano e la sollecita liberazione dalle pene del Purgatorio il sabato seguente alla loro morte.