Vita Consacrata: la riflessione del Vicario Episcopale

2 febbraio: Giornata Mondiale della Vita Consacrata

 Il 2 febbraio, Festa della Presentazione del Signore, si celebra la XXVII Giornata mondiale della Vita Consacrata.

Anche quest’anno si inserisce all’interno del cammino Sinodale intrapreso dalla Chiesa italiana che ci condurrà alla celebrazione del Sinodo dei Vescovi nell’ottobre 2023, sul tema Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione.

Le comunità religiose maschili e femminili presenti sul territorio dell’arcidiocesi di Oristano e della diocesi di Ales-Terralba si ritrovano, come ogni anno, insieme all’Arcivescovo per celebrare la Festa della Presentazione nella cattedrale di Oristano.

Ormai da tempo è constatato che la vita religiosa e consacrata, sia in Italia che in Europa, sta vivendo una forte crisi d’identità, come del resto anche altre realtà ecclesiali. Non è certamente questo l’ambito per una riflessione esaustiva su tale crisi e, senza pretendere di entrare in merito alle varie cause, mi permetto invece, di fare una breve riflessione sul grande valore della vita consacrata prendendo lo spunto dalla Lettera alla Comunità del nostro Arcivescovo: Granelli di senape e lievito nella pasta.

Stiamo vivendo certamente la realtà del piccolo seme che, però, ha in sé una forza vitale e questa forza è Cristo stesso, centro, della vita cristiana e in modo speciale della vita religiosa e consacrata. Gesù, come richiama l’Arcivescovo nella sua lettera, ci invita a guardare il nostro presente e renderci consapevoli della tentazione di scoraggiamento, proprio perché come cristiani, e più che mai noi come consacrati e consacrate, siamo chiamati a fidarci di quella Parola umile e non appariscente che è il Signore col suo messaggio di misericordia rivolto a tutti. Gesù, follia massima che si è spogliato di sé stesso, come dice San Paolo ai Filippesi, è per noi consacrate e consacrati il valore sommo della nostra vita consegnata a Dio con i voti, così da essere il grande nutrimento alla nostra fede, e farla crescere per incidere sul nostro stile di vita e sulla vita di tanti fratelli e sorelle che incontriamo nella nostra missione apostolica.

Siamo stati chiamati dal Signore, con la consacrazione dei voti, a dire a questo mondo povero e orgoglioso di una vita incentrata unicamente su Cristo, e ricordare al mondo stesso il primato di Dio sullo strumento umano, perché tutto passa, solo Dio resta, solo Dio basta, come diceva santa Teresa d’Avila.

Desidero, in questa circostanza, come Vicario episcopale per la vita consacrata, rivolgere un pensiero di gratitudine e di speranza a tutte le comunità religiose e di vita consacrata, sia maschili che femminili, presenti nella nostra arcidiocesi di Oristano.

A tutte voi sorelle e a voi confratelli religiosi vorrei esprimere un sincero incoraggiamento a vivere con fedeltà e amore il valore immenso della nostra consacrazione in un tempo non facile, segnato da non poche difficoltà che vanno dall’anzianità che avanza, dalle inevitabili stanchezze, dall’evidente crisi vocazionale, alla difficile situazione che si è creata dopo la pandemia. Tutto questo però non deve renderci persone rassegnate e passive, prive di vivacità spirituale. La rassegnazione non ci appartiene, perché non viene da Dio, ci direbbe papa Francesco.

Pur con le nostre povertà e fragilità, sentendoci piccolo seme gettato nel terreno della storia, sentiamo, con la forza dallo Spirito Santo, di essere evangelicamente otri nuovi per il vino sempre nuovo che è Cristo Maestro. Credo che la Chiesa e il mondo ci chiede di essere volti amabili, lieti, sereni nella consapevolezza che la vita consacrata è gioia, bellezza della Chiesa. In particolare ci è chiesto, con i nostri specifici carismi, di essere nel cuore della nostra Chiesa territoriale luoghi dove si vive la logica della fraternità, dell’accoglienza della diversità, dell’amore reciproco. Ci accompagni in questo cammino la Vergine Maria, che si presenta come donna offerente mentre consegna al Padre nel suo santo tempio il Figlio Gesù, l’eterno Sacerdote della nuova alleanza.

Mario Conti, Vicario episcopale per la vita religiosa e consacrata