Pentecoste: Lo Spirito Paraclito è consolatore e avvocato

Sabato 27 maggio, in Cattedrale, la Veglia animata dalle associazioni ecclesiali diocesane

Nel corso del suo ultimo Regina Coeli, papa Francesco si è soffermato sul tema del Paraclito, consolatore e avvocato, che non ci lascia soli mai, sta vicino a noi, come un avvocato che assiste l’imputato stando al suo fianco. Lo Spirito Santo non è un ospite di passaggio che viene a farci una visita di cortesia. È un compagno di vita, una presenza stabile. Ancora, è paziente e sta con noi anche quando cadiamo, perché ci ama davvero, non fa finta di volerci bene per poi lasciarci soli nelle difficoltà.

Lo Spirito Santo ci consola portandoci il perdono, ci corregge e lo fa con gentilezza. Certo è esigente, ricorda papa Francesco, perché è un amico vero, fedele, che non nasconde nulla, che ci suggerisce cosa cambiare e come crescere. Ma quando ci corregge non ci umilia mai e non infonde mai sfiducia; al contrario, ci trasmette la certezza che con Dio ce la possiamo fare, sempre. La seconda parola che il Papa sottolinea è avvocato.

Lo Spirito Paraclito ci difende di fronte a chi ci accusa: di fronte a noi stessi, quando non ci vogliamo bene e non ci perdoniamo, fino magari a dirci che siamo dei falliti e dei buoni a nulla; di fronte al mondo, che scarta chi non corrisponde ai suoi schemi e ai suoi modelli; di fronte al diavolo, che è per eccellenza l’accusatore e il divisore e fa di tutto per farci sentire incapaci e infelici.


Promossa dal Vicariato Urbano e animata dal coordinamento delle associazioni ecclesiali e laicali che operano nel territorio dell’Arcidiocesi arborense, si celebra sabato 27 maggio, alle ore 21, in Cattedrale a Oristano, la Veglia di Pentecoste presieduta dall’Arcivescovo Roberto.