Catte Cup nel campo del Seminario: firmato un protocollo d’intesa.

Il Seminario Arcivescovile ha ospitato, nella mattinata di venerdì 14 giugno, l’incontro per la firma del Protocollo d’intesa tra l’Arcidiocesi arborense, il Comune di Oristano e l’Asd Sonica, associazione organizzatrice dell’evento Catte Cup. Un documento che sancisce ufficialmente la collaborazione tra questi Enti per un evento che, nato nel 2018 dall’idea di alcuni ragazzi abituali frequentatori della piazza Cattedrale, oggi è diventato un torneo di calcio a 7 tra i più seguiti in Sardegna nonché un importante punto di riferimento per lo svago e lo stare insieme dei giovani della città e non solo.

Ad accogliere i rappresentanti dei tre Enti firmatari, il Rettore mons. Alessandro Floris che ha messo a disposizione gli spazi del Seminario, a partire dal campo di calcio, e che ha introdotto l’importante momento: Siamo molto felici di aprire le porte, spalancare i nostri cancelli ai giovani perché abbiano la possibilità di vivere questo evento. Che non è solo un momento di sport ma ha un valore più grande: intanto per l’enorme sacrificio che c’è nel dietro alle quinte e poi per la proposta aggregativa e sociale che l’evento ha in sé.

Mattia Murru, presidente della Asd Sonica, a nome dei soci organizzatori ha spiegato l’importanza del Protocollo d’intesa: Nel ringraziare mons. Arcivescovo e il sig. Sindaco, esprimiamo tutta la nostra soddisfazione per questo atto che sancisce ufficialmente l’unità d’intenti, di sviluppo e collaborazione per un evento che è nato per sfida, per gioco, nel 2018, dai ragazzi che frequentavano la piazza della Cattedrale e che, nel corso degli anni, è sempre più cresciuto diventando un punto di riferimento aggregativo e sportivo per tanti giovani. Dal primo anno sentiamo la vicinanza dell’Arcidiocesi che proprio per la prima edizione ci permise di utilizzare la piazza Cattedrale per festeggiare la conclusione del torneo. Dal 2022, poi, il partenariato anche del Comune di Oristano che ha messo il sigillo per una collaborazione più ampia e coinvolgente. Nel corso degli anni, come organizzazione, abbiamo cercato di essere il più inclusivi possibile verso i giovani e le loro famiglie cercando di coinvolgerli a partire dalla collaborazione con le scuole ma cercando anche sintonia con la Chiesa e con il Comune. Oggi, nella firma di questo Protocollo ci sentiamo sostenuti in quelli che sono i nostri obiettivi più importanti.

Anche il Sindaco, Massimiliano Sanna, ha puntualizzato sull’importanza sociale della Catte Cup: Per noi non è solo più un evento ma un progetto, realizzato da giovani e dedicato ai giovani, e che coinvolge però tutte le componenti sociali dal momento che ad assistere, in un clima di festa, partecipano anche i genitori, i nonni, gli amici. È importante questo Protocollo perché sancisce una collaborazione tra più Enti che è segno di una più ampia qualità in ciò che si propone. Il torneo ha come caratteristica quella di far iscrivere solo squadre che siano connotate da uno spirito di gruppo e di amicizia: ebbene, anche noi, con questa firma stiamo facendo squadra con la speranza che questo momento possa essere d’ispirazione anche per tanti altri.

Ha preso poi la parola l’Arcivescovo, mons. Roberto Carboni, complimentandosi con i giovani organizzatori per la tenacia nel portare avanti l’iniziativa negli anni: Provare a esprimere una buona idea, anche se non sempre è facile per tutti, è oggi abbastanza diffuso. Ciò che risulta più complesso e meno diffuso è realizzare buone idee. Mi complimento con questi giovani perché intuisco che dietro un evento di sport come questo c’è tanto impegno, tanto sacrificio, tanta determinazione. È bello che si spendano per i giovani, una fascia d’età oggi poco coinvolta e che, invece, attraverso lo sport, la musica, l’arte, gli spettacoli riesce a ritrovarsi, a stare insieme, a manifestare tutto il suo desiderio di socialità. Da parte nostra la piena disponibilità a collaborare: noi siamo i custodi di diverse strutture ma perderebbero di valore se non le mettessimo a disposizione tenendole tutte per noi. Oggi le mettiamo a disposizione con l’augurio che possano essere un luogo in cui anche noi possiamo metterci in dialogo con i giovani.