Dopo la pausa estiva riprendono le pubblicazioni del nostro settimanale diocesano.
Ecco l’editoriale che accompagna questo numero:
Riprendiamo le nostre pubblicazioni dopo la pausa estiva. E ripartiamo dalla festa dedicata a Nostra Signora del Rimedio, patrona della nostra Arcidiocesi: quale migliore occasione per tornare nelle case dei nostri lettori? Affidiamo alla Madonna la nostra missione editoriale che, ci piace ribadirlo, è quella di essere strumento per costruire comunità e annunciare, nell’ottica dell’informazione, una buona notizia. Proprio al tema dell’annuncio del vangelo, la buona novella per eccellenza, il nostro Arcivescovo ha dedicato una nuova Lettera alle comunità diocesane di Oristano e Ales-Terralba: la pubblichiamo integralmente in questo numero speciale. Non è semplice, oggi, annunciare il vangelo, né tantomeno far emergere le verità e la Verità. In un mare di informazione, spesso reso un pantano dalle fake news o dagli influencer a colpi di followers, diventano determinanti, nell’ottica della buona notizia, quegli strumenti di comunicazione che cercano di approfondire e non fermarsi alla superficialità; di raccontare la storia attraverso la testimonianza delle persone, di chi ha visto e di chi ha fatto esperienza; di narrare la vita non nascondendo le fatiche dell’oggi ma anche valorizzando le tante cose belle che quotidianamente accadono anche nelle nostre piccole realtà. L’Arborense cerca di essere uno strumento con questo stile o, almeno, ci prova: credo che si possa crescere e migliorare con la collaborazione di tutti. Anche in questo periodo, come quello estivo appena trascorso, ci sono eventi e fatti che ci coinvolgono e ci appassionano: le feste legate ai nostri Santi e alle nostre tradizioni; lo sport con i nostri campioni olimpici e paralimpici ma anche con le piccole realtà delle società sportive che programmano la ripartenza per migliaia di atleti nostrani; la scuola e le associazioni; le offerte turistiche tra mare e montagna; le battaglie per i grandi disagi e le preoccupazioni come la situazione della Sanità, l’assalto eolico, la scarsità delle risorse idriche. Per non parlare dei grandi temi sociali di cui poco si parla e che invece dovrebbero essere fonte di dialogo e confronto per l’educazione dei più piccoli e la formazione all’impegno a una cittadinanza attiva degli adulti. Di tutto questo se ne può parlare e se ne può scrivere: ma c’è bisogno di persone appassionate, amanti della Verità, desiderose di sperimentare la bellezza e la ricchezza della condivisione. Noi ci contiamo.