L’11 febbraio 2025 la Chiesa celebra la XXXIII Giornata mondiale del malato a cui papa Francesco ha dedicato il messaggio La speranza non delude e ci rende forti nella tribolazione in stretto riferimento al Giubileo della speranza che si sta vivendo quest’anno.
«Sono espressioni consolanti» quelle di san Paolo, ricorda papa Francesco «che però possono suscitare, specialmente in chi soffre, alcune domande. Ad esempio: come rimanere forti, quando siamo toccati nella carne da malattie gravi, invalidanti, che magari richiedono cure i cui costi sono al di là delle nostre possibilità? Come farlo quando, oltre alla nostra sofferenza, vediamo quella di chi ci vuole bene e, pur standoci vicino, si sente impotente ad aiutarci? In tutte queste circostanze sentiamo il bisogno di un sostegno più grande di noi: ci serve l’aiuto di Dio, della sua grazia, della sua Provvidenza, di quella forza che è dono del suo Spirito».
Per rispondere a questi interrogativi papa Francesco invita a riflettere sulla presenza di Dio vicino a chi soffre, sottolineando tre aspetti di questa vicinanza: l’incontro, il dono, la condivisione.
In occasione della Giornata che coincide, per volontà di papa Giovanni Paolo II, con la memoria della Madonna di Lourdes, l’Arcivescovo mons. Roberto Carboni, celebrerà la Messa, alle ore 16, nella Basilica del Rimedio per i malati sia dell’Arcidiocesi di Oristano che della diocesi di Ales-Terralba: la celebrazione sarà anche occasione di preghiera per le famiglie e i volontari che nelle associazioni ecclesiali e laicali si occupano della cura, dell’assistenza e dell’accompagnamento dei malati.
L’appuntamento rientra nei momenti giubilari predisposti nella Basilica di Nostra Signora del Rimedio per questo Anno Santo dal rettore mons. Gianfranco Murru e si celebra in forma interdiocesana secondo una consuetudine avviata già da alcuni anni dalle due diocesi sorelle.