Nell’Arcidiocesi di Oristano sono presenti diverse realtà che appartengono alla famiglia francescana: a Laconi e Oristano due comunità di frati cappuccini, sempre in città una comunità di frati conventuali e di monache clarisse, poi l’Ordine Francescano Secolare (le fraternità composte da laici) a Laconi, Narbolia, Meana Sardo, Oristano, Silì e Villaurbana.
In occasione degli 800 anni del Cantico delle Creature, queste realtà hanno pensato di unire le forze per proporre un percorso di sei tappe aperto a tutta la comunità diocesana e, in particolare, a chi desidera approfondire la spiritualità di Francesco d’Assisi.
Un cammino di riflessione sul Cantico, per riscoprirne il messaggio e lasciarsi interrogare dalle sfide del nostro tempo. Perché, in effetti, ciò che Francesco d’Assisi ha voluto lanciare col suo componimento, scritto quando ormai era cieco e la malattia lo stava consumando, ha oltrepassato i confini della famiglia francescana ed è diventato un messaggio di tutti e per tutti. Anzi, dopo 800 anni continua a ispirare tante persone sotto diversi punti di vista, sia che lo interpretino come una lode cristiana, sia come un componimento letterario, sia come una preghiera ecumenica o interreligiosa.
Le sei tappe saranno presentate tutte in questo Anno commemorativo e si inseriscono nel percorso che la Chiesa offre con il Giubileo ordinario: ecco perché la tematica sarà quella del Cantico come voce di speranza. Sabato 5 aprile il primo incontro, a dicembre l’ultimo.
Ogni incontro sarà caratterizzato non da relazioni illustrative o cattedratiche sui versi del componimento del Santo di Assisi, ma da testimonianze di vita che cercheranno di rivelare come le parole di Francesco non fossero teoria ma espressione di quanto concretamente vissuto.
Ogni versetto presentato sarà attualizzato e declinato in tematiche legate non solo alla vita spirituale dell’uomo ma anche agli ambiti in cui l’uomo ha costruito la fraternità nella relazione con l’altro e con il Creato.
Tutti gli incontri si terranno nel Monastero di Santa Chiara di Oristano che, per l’occasione, aprirà le porte a chi vorrà farsi coinvolgere da un messaggio di pace e di fraternità vecchio di 800 anni ma sempre tanto attuale.