L’Arcivescovo scrive ai cresimandi e ai bambini che dovevano ricevere la prima Comunione.

Lettera del vescovo Roberto
ai ragazzi e ragazze che dovevano ricevere la Cresima
e la Prima Comunione

Cari ragazzi e ragazze,

ci stavamo tutti preparando alla festa! La vostra famiglia, la comunità cristiana che vi ha accompagnato sino ad oggi, io che avrei voluto incontrarvi e conoscervi e soprattutto voi, che aspettavate con ansia la celebrazione della Cresima e della prima Comunione come un momento importante del vostro cammino cristiano.

Siamo stati colti di sorpresa dallo stop a cui ci ha obbligato il coronavirus. Ci ha costretti a cambiare programmi, spostare date e feste, rinunciare ad andare a scuola. Non avete potuto incontrare i compagni, gli amici, i professori. Ha limitato la partecipazione alla vita della comunità parrocchiale, alla messa della domenica vissuta insieme.

Ma la festa, l’incontro con il Signore e con la comunità che si stringe attorno a voi è solo rimandato. Anzi, questa attesa può aiutarvi a capire meglio il dono che dovete ricevere.

Questo tempo in cui sono cambiati i nostri ritmi quotidiani, è stato per tutti, e credo anche per voi, l’occasione per approfondire e gustare meglio tante cose che prima facevamo per abitudine, senza scendere in profondità. Anche le cose e gli atteggiamenti della nostra fede.

Pensando a quando potremo ritrovarci di nuovo e vivere con gioia la festa dell’incontro con Gesù, lasciatevi aiutare dalle vostre famiglie, dal parroco, dai vostri catechisti, perché questo tempo sia davvero utile per desiderare il dono del Sacramento della Cresima e dell’Eucaristia.

A presto! Vi benedico con tutto il cuore.

Il vostro Vescovo +Roberto


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