Policoro. Presentati tre Gesti Concreti del progetto

Nella biblioteca dell’Episcopio, nella mattinata di venerdì 30 dicembre 2022, si è parlato di Policoro, progetto promosso a livello nazionale dalla Conferenza Episcopale Italiana e che si configura come servizio rivolto, nelle varie diocesi, ai giovani.

È stato mons. Roberto Carboni, Arcivescovo di Oristano, ad aprire i lavori, presentando il progetto come iniziativa coordinata dall’Ufficio diocesano della pastorale giovanile, dall’ufficio diocesano della pastorale sociale e del lavoro, e dalla Caritas.

Don Matteo Ortu, responsabile della pastorale giovanile nonché tutor per il progetto Policoro, e Daniel Meloni, animatore Policoro, hanno approfondito gli aspetti progettuali e fatto conoscere i passi compiuti negli ultimi tre anni.

Il progetto si propone come uno sportello rivolto ai giovani che desiderano affacciarsi al mondo del lavoro, hanno spiegato, ma non si tratta di un centro per l’impiego ma di una vera e propria officina dove i giovani che desiderano creare nuove realtà imprenditoriali possono trovare uno spazio di confronto, di accompagnamento e di formazione per dare forma ai loro sogni.

Incentivare la creazione di nuove realtà lavorative nel territorio diventa evidente azione concreta di carità in quanto prevenzione della povertà: è questo ciò che ha cercato di fare l’Arcidiocesi di Oristano per volontà del suo Arcivescovo, che ha messo in campo le risorse finanziarie necessarie per portare avanti l’attività del Policoro; ma anche attraverso l’impegno e il lavoro dell’animatore del progetto che ha offerto il suo servizio, nel tempo di un triennio, come giovane che intercetta e accoglie altri giovani che desiderano dare forma a un loro sogno imprenditoriale.

Durante la mattinata sono stati presentati tre gesti concreti: tre sogni di tre giovani che stanno prendendo forma e saranno nuove realtà dentro il nostro territorio diocesano.
Tre azioni operative che, attraverso il bando Creatività di Caritas Italia, sono a conclusione di un percorso che li porterà a divenire imprese giovanili locali:
L’Arte delle api di Simona Russu (Siamanna – https://www.progettopolicoro.it/gesti_concreti/craba-russu-apicoltura-nomade-sarda-larte-delle-api/);
Easyreclame di Andrea Piroddi (Tramatza – https://www.progettopolicoro.it/gesti_concreti/easyreclame/);
Sa butega de tzia Domantiglia di Daniel Meloni (Villaurbana – https://www.progettopolicoro.it/gesti_concreti/sa-butega-de-tzia-domantiglia/).

I tre gesti concreti che sono stati presentati stanno prendendo forma e si spera possano vedere la luce attraverso Creatività il bando proposto dalla Caritas italiana lo scorso mese di maggio: bando che aveva come finalità quella di creare nuove start-up per giovani dai 18 ai 35 anni e che prevedeva e provvedeva con il finanziamento di due terzi dell’idea imprenditoriale per un massimo di € 20.000 a fondo perduto. Il Policoro diocesano è stato contattato da otto ragazzi interessati al bando: tre di questi sono stati selezionati all’interno dei 50 ammessi al finanziamento in tutta Italia (solo 4 i progetti sardi in tutto).

Oggi con l’accoglienza di questi tre giovani e dei loro progetti abbiamo messo insieme tre realtà che hanno bisogno di dialogare tra di loro, ha concluso mons. Carboni. Quella dei giovani, quella del lavoro e quella delle opportunità. Insieme questi tre elementi offrono un nuovo scenario, un nuovo orizzonte. La Chiesa diocesana vuole fare questo: interessarsi non solo al cammino spirituale dei giovani ma offrire loro una ragione di speranza.

foto di gruppo progetto Policoro Oristano


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