Memorandum per la Messa Crismale del Giovedì Santo

Anche quest’anno, per la seconda volta consecutiva, i Presbiteri delle due Diocesi, unite in persona episcopi, si ritroveranno, la mattina (inizio ore 9,30) di Giovedì Santo, (6 aprile), per concelebrare la Messa del Crisma.

Questa Messa è tra le più solenni e intense Eucaristie che il Vescovo presiede, durante il corso dell’anno liturgico; le premesse ai libri liturgici parlano di una vera epifania della Chiesa locale. Non solo i preti, infatti, sono chiamati alla concelebrazione, ma tutto il popolo di Dio: ragazzi e giovani, adulti e anziani, malati e sani, uomini e donne, laici e consacrati. Troppo riduttivo definire la celebrazione come la festa del sacerdozio ministeriale, anche se in questa Messa, prima che vengano benedetti l’Olio dei catecumeni, Olio degli Infermi e il Santo Crisma, i preti rinnovano davanti al loro vescovo le promesse del giorno dell’ordinazione sacerdotale.

All’assemblea, convocata dal pastore diocesano, sono chiamate a partecipare tutte le componenti della diocesi: per questo motivo è la celebrazione più solenne in quanto manifesta il vero volto del popolo di Dio. Dunque tutti siamo, a buon diritto, invitati alla partecipazione.

La nuova fisionomia, attribuita dalla Riforma Conciliare alla Messa crismale, rende ancor più evidente il clima di una vera festa di tutto il popolo sacerdotale. La Messa del Crisma si colloca in prossimità dell’annuale celebrazione del Cristo morto, sepolto e risuscitato di solito la mattina del giovedì santo nella Cattedrale.

Parteciperanno alla nostra concelebrazione, prendendo posto nel presbiterio: mons. Paolo Ghiani e mons. Piero Angelo Zedda, Vicari Generali delle due Diocesi; i Vicari episcopali, che coadiuvano il vescovo nel governo pastorale delle due chiese diocesane: mons. Roberto Caria, don Mario Conti, mons. Claudio Marras, don Marco Statzu, don Stefano Mallocci e don Franco Tuveri; tutti i canonici titolari e onorari delle due diocesi; i sacerdoti giubilati, cioè i preti che durante il 2023 ricorderanno particolari anniversari. Se la salute lo consentirà sarebbe bello ci fossero i due decani dei Presbiteri: cioè mons. Modesto Floris (Ales-Terralba: che il prossimo 15 settembre compirà 100 anni, con 75 anni di sacerdozio); mons. Nicola Cabiddu (Oristano: che il 24 marzo ha compiuto 96 anni, con 73 anni di sacerdozio); ricorderemo il 70° dell’ordinazione di don Giuseppe Spada (Ales-Terralba); il 60° del can. Giovanni Battista Madau, di don Vincenzo Salis e del can. Giuseppe Trudu (tutti di Ales-Terralba); il 50° di don Mario Ecca e di p. Salvatore Saiu (Ales-Terralba). Tra i presbiteri arborensi ricorderemo il 10° anniversario di don Omar Orrù, don Matteo Ortu e don Maurizio Spanu.

La processione d’ingresso partirà dai locali del Seminario Arcivescovile, dove tutti i concelebranti dovranno trovarsi entro le ore 9,15, con l’alba o con amitto, camice e cingolo, nelle sagrestie troveranno la casula bianca. Gli oli saranno distribuiti subito dopo la santa Messa, confezionati in appositi contenitori predisposti dal personale della Cattedrale di Oristano.

Antonino Zedda, Cerimoniere Arcivescovile