Domenica 5 maggio Francesco e Marco saranno Diaconi

Mons. Arcivescovo imporrà le sue mani sui due giovani seminaristi in Cattedrale a Oristano

L’Arcidiocesi di Oristano si prepara a vivere un giorno di festa, domenica 5 maggio 2024, per l’Ordinazione diaconale dei suoi giovani seminaristi: Francesco Soru e Marco Ruggiu.

Francesco, 33 anni, è originario di Bauladu, cresciuto nella parrocchia di San Gregorio Magno. Ha conseguito il Baccellierato nell’Istituto Teologico Leoniano di Anagni e ha avuto l’opportunità di integrare la sua formazione con un’esperienza nella comunità Nuovi Orizzonti di Frosinone, a contatto con giovani provenienti dal mondo del disagio e della devianza. Nell’ultimo anno, rientrato in Arcidiocesi, ha collaborato nelle parrocchie di San Paolo a Oristano e di Silì, nonché offerto il suo servizio nella Caritas diocesana e nelle carceri di Massama.

Marco, 25 anni, è invece originario di Bonarcado, molto legato alla Madonna di Bonacatu. Dopo l’esperienza nel Seminario diocesano arborense, si è formato nel Seminario Regionale a Cagliari, dove ha frequentato la Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna, conseguendo il Baccellierato in Teologia. Oggi sta proseguendo i suoi studi universitari, frequentando i corsi di Licenza in Teologia Dogmatica e Fondamentale. In diocesi ha collaborato nelle parrocchie di Marrubiu, Seneghe, Ardauli, Sorradile, Bidonì e Nughedu Santa Vittoria: attualmente fa parte dell’equipe di pastorale vocazionale del Seminario e offre il suo servizio di collaboratore nelle parrocchie di San Sebastiano e Cattedrale a Oristano.

La solenne concelebrazione, presieduta dall’Arcivescovo Metropolita mons. Roberto Carboni, avverrà in Cattedrale a Oristano con inizio alle ore 17. Saranno presenti i presbiteri dell’Arcidiocesi arborense così come confluiranno certamente i fedeli delle due comunità di origine dei due candidati al diaconato. Non mancheranno neanche i fedeli delle comunità dove Francesco e Marco hanno collaborato e dove oggi prestano il loro servizio in comunione con i parroci a cui sono stati affidati.

Si tratta di un evento di festa e di gioia per tutta la Chiesa diocesana, una boccata d’aria in una situazione in cui i sacerdoti son sempre di meno per anzianità e per mancanza di vocazioni.

L’augurio che come Chiesa arborense nasce da questo evento è che l’ordinazione di Francesco e Marco possa essere occasione di testimonianza viva che aiuti a far rifiorire la vocazione al sacerdozio.