“In collaborazione con le realtà diocesane, le congregazioni religiose e le aggregazioni laicali che operano in questo ambito, il settore per la Catechesi delle persone disabili si propone di stimolare nella comunità ecclesiale e nelle diverse realtà sociali la sensibilizzazione e la cura pastorale, la formazione di catechisti e l’ideazione di strumenti adeguati ai vari ambiti di disabilità motoria, intellettiva e sensoriale. All’interno di questi obiettivi, il tema dell’inclusione ha un’importanza rilevante ed è tra i compiti principali delle Chiese locali in ordine alla presenza ordinaria delle persone disabili e delle loro famiglie nella vita pastorale e, specificamente, all’interno dei percorsi catechistici. In tal modo si intende favorire la realizzazione di esperienze di educazione religiosa delle persone disabili considerate non più per il loro limite, bensì per le loro potenzialità anche in ordine alla testimonianza di fede”.
CEI, Incontriamo Gesù n. 93
“La comunità cristiana non può non avvertire l’urgenza di offrire la proposta di fede, nella sua pienezza, anche a tutte le persone disabili, nel modo più appropriato possibile, perché esse possano ascoltare Dio che parla nella loro particolarissima situazione come un Padre amorevole, lo accolgano, trovino in Lui le risposte più significative per la loro vita e imparino ad amarlo e a seguirlo”.
CEI, L’iniziazione Cristiana alle persone disabili. Orientamenti e proposte, 2004, n. 3
L’équipe diocesana ha l’obiettivo di costituire in Diocesi una presenza visibile nel campo della disabilità per rispondere ai bisogni delle comunità parrocchiali e dei singoli catechisti chiamati ad accompagnare bambini e ragazzi disabili nel percorso di Iniziazione Cristiana.
Il nostro l’impegno è quello di:
– sensibilizzare la Diocesi alla cura e alla crescita cristiana del bambino/ragazzo disabile per lasciarsi raggiungere dalla sua ricchezza;
– sostenere e formare i catechisti e le famiglie dei ragazzi/e con disabilità nella proposta di una catechesi sistematica, adatta alle possibilità di ciascuno;
– coinvolgere il bambino disabile e la sua famiglia nelle vita ordinaria della parrocchia;
– acquisire la consapevolezza che il bambino con disabilità è, con la sua vita, non solo destinatario ma anche testimone del Regno di Dio e protagonista di evangelizzazione.
Questo settore sarà coordinato da don Giacomo Zichi con i membri dell’equipe
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