Le celebrazioni liturgiche quaresimali, feriali e festive.

Per poter vivere adeguatamente il Sacro tempo della Quaresima è necessario distinguere bene i diversi livelli sui quali esso si muove: per questo motivo è indispensabile conoscere bene i libri liturgici che fungono da binario sicuro, per raggiungere il fine supremo di celebrare la Pasqua del Signore. I due libri sono il Messale e il Lezionario.

Questi due progetti liturgici prevedono, innanzitutto, due livelli: una Quaresima domenicale, con un dinamismo proprio e indipendente, e una Quaresima feriale. Vediamo brevemente queste dinamiche:

  1. La Quaresima festiva (o domenicale): in essa si distinguono diversi blocchi di letture. Inoltre, all’insieme delle prime cinque domeniche che formano come un’unità, si contrappone l’ultima, domenica delle Palme nella Passione del Signore, che forma piuttosto un tutt’uno con le ferie della Settimana Santa, e perfino col Triduo Pasquale.
  2. La Quaresima quotidiana o feriale in essa vanno segnalati due momenti distinti: quello delle ferie delle prime quattro settimane, centrate soprattutto sui temi della conversione e della penitenza; e quello delle ultime due settimane, nelle quali, ai suddetti temi, si affianca la contemplazione della Passione del Signore, che diventerà ancora più intensa nella Settimana Santa.

Organizzando, dunque, le celebrazioni feriali, bisognerà distinguere queste due tappe, sottolineando nella prima gli aspetti di conversione (le orazioni, i prefazi, le preghiere e i canti della messa aiuteranno in questa prospettiva.

A partire dal lunedì della V settimana, siccome cambia un po’ la prospettiva, centrando più l’attenzione sulla Croce e sulla Passione  del Signore (sono soprattutto le orazioni della Messa e il I prefazio della Passione del Signore, hanno questa nuova prospettiva).

In fondo, c’è qui una prospettiva teologica molto interessante: la conversione personale che consiste nel passare dal peccato alla grazia (santità), si realizza sempre di più, con un crescendo intenso, nella Pasqua del Signore: è solo nella persona del Signore Gesù, nostro capo, che la Chiesa, suo corpo mistico, passa (cioè fa Pasqua) dalla morte alla vita.

Diciamo, per concludere, che sarebbe molto opportuno evidenziare con maggiore intensità le ferie dell’ultima settimana di Quaresima, la Settimana Santa, nelle quali la contemplazione della Croce del Signore diventa quasi esclusiva (Prefazio II della Passione del Signore). Sarebbe molto conveniente che si evidenziassero alcuni segni straordinari per sottolineare l’importanza di questo santo tempo quaresimale.

In questi giorni non è ammessa, per esempio, nessun’altra celebrazione, anche se si trattasse di solennità, a questi segni bisognerebbe aggiungerne altri, di più facile comprensione per i fedeli, così da evidenziare meglio il carattere di massima importanza che hanno questi giorni (per esempio l’Orazione sul popolo, solenne e quotidiana alla fine della Messa; l’uso di paramenti violacei più solenni, l’assenza totale di fiori e piante dall’Aula Liturgica). Bisognerebbe scrutare con intensità i due libri liturgici (il Lezionario sia feriale che festivo e il Messale).

Non è difficile scaricare questi due importanti libri liturgici da internet. Sarà utilissimo, man mano che la quaresima procede, seguire il giusto binario di formazione e di celebrazione.

A cura di Tonino Zedda

Pubblicato su L’Arborense n. 7/2021