Museo Diocesano: una mostra sulla Via Crucis

ll Museo Diocesano Arborense offre alla comunità sarda un momento di riflessione spirituale e di preghiera attraverso la nuova mostra Via Crucis dell’artista Nicola Filia.

Attraverso le sue sculture ripercorriamo simbolicamente gli ultimi momenti che hanno condotto Cristo in croce. Oristano, in memoria di una solida storia di figoli, accoglie con favore la nobile arte della ceramica che per mano di Filia interpreta, con delicata intimità, i quattordici momenti del Calvario.

L’invito è quello di nutrirsi di umanità e, grazie alla bellezza, alla preghiera, all’ascolto e all’incontro, ogni stazione di Via Crucis è accompagnata dalle meditazioni delle donne che operano nel sociale, nel comparto medico, religioso e culturale. Circa 50 opere, di gesso, ceramica e legno accompagnano il visitatore in un cammino di preghiera e di speranza.

La mostra, presentata in Conferenza stampa venerdi 12 alle ore 11 alla presenza dell’Arcivescovo e delle autorità, sarà aperta al pubblico lo stesso giorno di venerdì 12 marzo dalle 17.00 alle 20.00. Fino a nuove diposizioni ministeriali sulle aperture museali, il museo sarà visitabile il martedì dalle 10 alle 13, il mercoledì e il giovedì dalle 17 alle 20 e il venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.


Chi è l’autore: Nicola Filia

Artista, scultore e ceramista. Nasce a Carbonia nel 1975, studia all’Istituto d’arte Carlo Contini di Oristano. Intraprende gli studi universitari, che lascia per dedicarsi alla ceramica: dal 2002 al 2016 disegna e realizza oggetti per B&B Italia. Negli stessi anni tiene inoltre lezioni e workshop sul design degli oggetti in ceramica presso la Facoltà di Architettura di Firenze.

Fra le sue principali mostre le personali Un Bosco di Alberi Bianchi, a cura di Cristiana Collu, Museo Man, Nuoro 2008, Temporary City, a cura di Paola Mura e Efisio Carbone, Centro d’Arte e Cultura il Ghetto, Cagliari 2018, la collettiva On Flower Power, a cura di Martì Guixè, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma 2019, Megalòpolis, a cura di Paola Mura e Baingio Cuccu, parco archeologico Nuraghe Losa 2020/2021. La sua installazione Un Bosco di Alberi Bianchi ha vinto il Premio internazionale Un Bosco per Kyoto nel 2015 ed è in mostra permanente al Museo E.A. Martel – PAS di Carbonia.

Le sue sculture fanno parte di prestigiose collezioni private, nazionali e internazionali.