Il titolo

era “Botteghe Fantastiche”, scelto non a caso sulla base del tema del campo stesso: la

condivisione e il dono di sé. Lo scopo era riflettere su quello che ciascuno di noi è, con le

proprie caratteristiche, che però non è sufficiente, perché ognuna delle persone con cui ogni

giorno ci confrontiamo ha da “venderci” un po’ di se stesso, nel bene e nel male, così come

noi abbiamo qualcosa da condividere con loro e tutti, in qualche modo, da imparare. I

ragazzi hanno partecipato attivamente a tutte le attività proposte (tra le quali anche la

visione di un film che ha condotto ad un’ampia riflessione sul perdono) e si sono ben adattati

al contesto logistico nel quale eravamo inseriti, dimostrandosi aperti all’incontro e, in

generale, rispettosi. A conclusione del campo, la speranza è che quanto è stato seminato nei

giorni passati assieme ai ragazzi, non resti in un angolo ma venga fatto fruttificare giorno

per giorno. Chiara Depalmas