A Santa Chiara un ciclo di incontri aperti: conversazioni in Monastero

A maggio altri due appuntamenti per il ciclo di incontri Conversazioni in monastero promosso dalle monache clarisse di Oristano.

Il terzo appuntamento, MERCOLEDI 15 MAGGIO, sarà incentrato su un altro tema di bruciante attualità: la violenza di genere.

Lo studioso che accompagnerà chi vorrà confrontarsi su questo tema, sarà il prof. Filippo Scalas. La violenza di genere è una piaga umana e sociale che non accenna a diminuire. Essa è frutto di una cultura patriarcale radicata che ci interpella nel profondo. Nessuno può dichiararsi assolto anche perché non è ancora concluso il percorso di liberazione e di lotta per i diritti delle donne per troppo tempo ancora rallentato. Dopo una prima analisi sui dati, le statistiche e le terminologie, si attiverà un dibattito su tre livelli: lo sguardo femminile e maschile sulla violenza di genere e il ruolo che come persone, cristiani e non, abbiamo avuto nell’affrontare il gravoso e irrisolto nodo del patriarcato. Ce lo richiede primariamente la nostra credibilità di esseri umani.

Come accaduto nel secondo incontro, auspichiamo che durante la serata sia presente tra tutti i partecipanti un dialogo così vivo e molteplice che possa aiutare a seguire le linee che ci hanno portato a ideare i nostri incontri: che cosa concretamente ci si aspetta dalla Chiesa; un’analisi e un approfondimento sulle diverse tipologie di violenza e le ricadute individuali e sociali; un accrescimento con ogni specifico contributo della conoscenza dell’altro, sempre teso al fondamentale compito e impegno del comprendere più profondamente anche realtà distanti dalle proprie o dalla Chiesa.

E proprio perchè il secondo appuntamento incentrato sul tema dell’identità, quello di mercoledì 15 aprile scorso, ha creato un dibattito proficuo e un’atmosfera di confronto ci ha spinto a chiedere al prof. Stefano Mele di continuare ad approfondire il discorso in un nuovo incontro che è stato organizzato per MERCOLEDI 22 MAGGIO.

Per comprendere anche la posizione etica della Chiesa è necessario prendere previamente in considerazione gli aspetti antropologici e l’apporto delle scienze umane, distinguendo e mettendo in una corretta relazione aspetti diversi dell’identità personale. Si svolgerà quindi un approfondimento sul tema dell’identità di genere, portato avanti sempre nelle modalità che hanno contraddistinto tutti gli incontri precedenti: capire l’essenza del tema affrontato, le sue declinazioni e le sue implicazioni sociali e morali e portare a individuare quali siano le situazioni che spingono un credente ad allontanarsi dalla Chiesa e un non credente ad avere un atteggiamento critico.

Gli incontri avranno inizio alle ore 18,30 nel Monastero (l’ingresso sarà in via Santa Chiara 27, non dalla ruota). Ingresso libero fino a esaurimento posti: si consigliamo di prenotare sul sito www.monasterosantachiaraoristano.it

Sorelle Clarisse


L’invito delle Clarisse del Monastero di Santa Chiara di Oristano, che accolgono nella loro casa chiunque voglia confrontarsi su alcuni dei temi da loro maggiormente sentiti, a partecipare a tre incontri promossi per parlarne insieme, confrontarsi, dibattere, pregare.


Nei secoli la nostra società occidentale si è retta, nelle sue relazioni ed equilibri sociali, su un modello di famiglia e un concetto di persona ben preciso e condiviso, frutto dell’incontro tra la cultura greco-romana e la religiosità cristiana. Oggi siamo testimoni di trasformazioni sociali che stanno spingendo verso nuove comprensioni circa l’identità della persona e l’accettazione di nuovi modelli di famiglia. Sono trasformazioni che creano perplessità e dibattiti duri anche all’interno della Chiesa cattolica, arrivando a essere considerati, da alcuni, espressione di pericolose idee anticristiane.

Sappiamo bene, ma troppo spesso lo dimentichiamo, che il Vangelo non è un trattato di diritto o di morale con elenchi di divieti e obblighi, ma può essere considerato un luogo in cui trovare spunti che, visti nell’accezione francescana sine glossa, possono essere base di riflessione comune da cui partire per approfondirne conseguenze e degenerazioni. Spesso le Clarisse di Oristano, in parlatorio, accolgono dall’esterno perplessità, problemi, dubbi della vita personale quotidiana, che poi generano dibattiti anche all’interno della loro famiglia religiosa. Da questo nasce l’invito delle Clarisse, che accolgono nella loro casa chiunque voglia confrontarsi su alcuni dei temi da loro maggiormente sentiti, a partecipare a tre incontri promossi per parlarne insieme, confrontarsi, dibattere, pregare.

Per ognuno dei tre incontri incentrati su un argomento preciso (famiglia, identità e violenza) le Clarisse hanno chiesto a tre studiosi di introdurre l’argomento specifico, illustrando il punto di vista della Chiesa e quali sono le motivazioni che portano tali posizioni, come fertile terreno di partenza. Il dialogo che ne scaturirà, moderato dal prof. Pino Atzori, potrebbe portare a individuare quali siano le situazioni che spingono un credente ad allontanarsi dalla Chiesa e un non credente, che seppur parta da un atteggiamento critico, a essere portatore di nuovi temi da proporre, nuovi punti di vista non ancora considerati o conosciuti per ragionare con una visione più ampia degli aspetti scelti.

Non si prefigge come semplice esercizio intellettuale il partecipare a questo dibattito. Le Clarisse auspicano che all’interno degli incontri nasca e venga stimolato da tutti i partecipanti un dialogo così vivo e molteplice che possa aiutare a comprendere che cosa concretamente ci si aspetti dalla Chiesa in una realtà così mutevole; ad analizzare e dare il giusto valore alle diverse concezioni di famiglia e di identità; a verificare nel concreto se, e come, si possano sanare le relazioni, spesso intrise di violenza e guastate dal morbo del potere; ad arricchire, con ogni specifico contributo, la conoscenza dell’altro per poter aiutare a comprendere più profondamente anche realtà distanti dalle proprie o dalla Chiesa.

La loro volontà è che questo confronto con la comunità si possa trasformare in azioni concrete, capendo quale direzione intraprendere: per esempio scrivere un articolo o una lettera aperta o altre suggestioni che i partecipanti possano indicare, ma soprattutto vorrebbero che il loro monastero diventasse un luogo di ascolto reciproco e di dialogo.

Il primo appuntamento, mercoledì 13 marzo alle ore 18,30, illustrato dal prof. Stefano Pilia, sarà dedicato al tema della famiglia e affronterà, come spunti iniziali, gli aspetti del matrimonio e della famiglia nell’oggi della Chiesa e della vita laicale, la sfida del dialogo e della prossimità di fronte a nuove forme vita familiare.

Il secondo appuntamento, è fissato per il 10 aprile, alle ore 18,30, e sarà a cura del prof. Stefano Mele e sarà incentrato sul tema dell’identità.

Si ricorda che l’ingresso da via Santa Chiara 27, non dalla ruota.

E’ consigliabile la prenotazione: nonostante l’ingresso libero, la partecipazione è consentita sino a esaurimento posti.

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