Arcivescovo. Omelia per l’ammissione tra i candidati agli Ordini sacri di Antonello Angioni

Cari fratelli e sorelle, 
ogni ora della nostra vita è anche l’ora di Dio, e, dunque, ora dell’ascolto della sua Parola, del discernimento della sua volontà. Ho detto altre volte che non ci sono tempi sacri distinti dai tempi profani. Ogni tempo è sacro nella misura in cui uno lo vuole vivere come sacro. Non c’è bisogno di essere in Chiesa, o a lezione di catechismo, o nelle sale dell’oratorio per ascoltare la voce di Dio. Ogni luogo e ogni momento è propizio per ascoltarla. Infatti, Dio ci parla attraverso eventi particolari della vita, attraverso esperienze di gioia o di dolore, con i consigli d’un amico o la correzione di un Superiore. La stessa natura, nella sua bellezza di cielo e terra, è la voce di Dio che parla al cuore e al sentimento degli uomini. La lettera agli Ebrei ci ricorda che Dio ha parlato in molti modi e in molti tempi, e, ultimamente, ha parlato con la vita e l’insegnamento di Gesù. Di sicuro, perciò, parla anche oggi sia ad Antonello, che inizia un nuovo percorso nel suo cammino verso il sacerdozio ministeriale, sia a tutti noi, che abbiamo accompagnato e continuiamo ad accompagnare questo percorso nella comunione della preghiera.