Don Antonello Angioni e don Daniele Quartu sono sacerdoti!

I due giovani diaconi sono stati ordinati presbiteri venerdì 8 ottobre 2021

Con un solenne pontificale, i diaconi don Antonello Angioni, originario di Cagliari e don Daniele Quartu, originario di Abbasanta sono stati ordinati sacerdoti da mons. Roberto Carboni che ha celebrato questo particolare rito per la prima volta da quando è Arcivescovo di Oristano.

La solenne quanto emozionante cerimonia è stata celebrata in Cattedrale venerdì 8 ottobre alla presenza di mons. Ignazio Sanna, arcivescovo emerito di Oristano (che aveva seguito la formazione dei novelli sacerdoti), di mons. Paolo Atzei, arcivescovo emerito di Sassari, di una grande parte del Presbiterio arborense e dei familiari degli ordinandi: i posti all’interno della chiesa madre dell’Arcidiocesi erano contingentati per via delle restrizioni sanitarie in vigore. La Messa è stata comunque trasmessa in diretta dall’emittente locale SUPER TV Oristano: clicca qui per rivederla in differita.

L’Arcivescovo, sebbene la solenne celebrazione fosse molto ricca nei suoi testi liturgici, nei segni e gesti che la compongono, ha voluto racchiudere in tre parole la sua omelia: gratitudine, gioia e impegno. Parole che poi ha arricchito con i riferimenti alla Scrittura proclamata durante la celebrazione. Si è soffermato sull’età dei novelli sacerdoti: Essi Sono giovani! Hanno avuto lunghi anni di formazione, si sono confrontati con i loro animatori, hanno sperimentato diverse realtà pastorali incontrando le persone, ascoltando, consigliando, spiegando la Parola di Dio. Qualcuno direbbe che sono troppo giovani per impegnarsi in cose tanto importanti, gravose e solenni, anche impegnative come lo è il servizio alla comunità, l’amministrare i Sacramenti, perdonare i peccati nel nome di Dio Misericordioso. Ma la Parola di Dio ci avverte che non è l’età in se stessa che fa la differenza: infatti, nella Scrittura vi sono giovani che si lasciano guidare dallo Spirito del Signore e dalla Sua sapienza e altre persone in età avanzata che fanno resistenza a questa guida e non si comportano saggiamente. Non è tanto l’età, dunque che fa la differenza, ma piuttosto l’atteggiamento di ascolto, di umiltà. Siate sempre pronti ad imparare dal Signore che vuole mostrarvi la strada. Bisogna allontanare la tentazione di dire so tutto, so fare, ho studiato e capito, sono arrivato… Perché l’esperienza ci insegna che siamo tutti sempre in cammino, a partire dal vescovo, sino al termine della nostra esistenza. Il Signore ci insegna continuamente con la Sua Sapienza. 

 

Due gesti, su tutti, hanno emozionato i presenti e i tanti telespettatori: il solenne rito, vissuto nel silenzio più assoluto, dell’imposizione delle mani sul capo dei novelli sacerdoti da parte dell’Arcivescovo e da parte di tutti i presbiteri presenti. E l’abbraccio tra i due giovani sacerdoti e con tutti i sacerdoti presenti: un gesto che la pandemia ha quasi cancellato e a cui non si era più abituati a vedere e che ha davvero commosso ed emozionato.

 

 

 

 

 

All’uscita dalla Cattedrale un lungo applauso e il tradizionale lancio del grano hanno completato la festa con l’augurio di un lungo e proficuo servizio a Dio e alla sua Chiesa.