4/2010 – DICHIARAZIONE DI SOLIDARIETA’ DELLA CHIESA ARBORENSE IN MERITO ALLO SCIOPERO GENERALE DEL 5 FEBBRAIO

La comunità diocesana arborense si associa all’appello del Santo Padre e dei Vescovi Italiani nell’incoraggiare a fare tutto il possibile per tutelare e far crescere l’occupazione, assicurando un lavoro dignitoso e adeguato al sostentamento delle famiglie. La crisi nazionale e mondiale, infatti, si è riversata anche nelle nostre famiglie sarde, nelle nostre abitudini, nell’incertezza del nostro futuro, e sta causando la perdita di numerosi posti di lavoro. Questa situazione richiede, pertanto, grande senso di responsabilità da parte di tutti: imprenditori, governanti, sindacati, lavoratori, comunità civile e comunità ecclesiale. Agli amministratori della cosa pubblica e a tutti i cittadini, ora, si chiede un supplemento di solidarietà. Unendo gli sforzi tra istituzioni, sindacati, imprese, società civile, si può uscire dalla crisi, purché si anteponga il bene comune ad ogni altro interesse personale e ci si prenda cura dei bisogni dei più deboli. Senza mai dimenticare, inoltre, che le principali vittime di questa crisi sono soprattutto i giovani. Essi sono il futuro ma, senza lavoro, non hanno alcun futuro. E’ necessario, perciò, dare loro futuro, motivazioni di speranza concreta, lavorando per eliminare la dispersione scolastica, promuovere la formazione professionale, bloccare l’emigrazione dei cervelli. Si auspica che lo sciopero generale del prossimo 5 febbraio sia una occasione unitaria per riacquistare fiducia nella capacità di creare posti di lavoro e per condividere secondo giustizia costi e ricavi di una rinnovata progettualità. Uniti si vince. Divisi si perde.