Solennità di Pentecoste: Venne all’improvviso dal cielo un fragore

Spirito di Pentecoste in ogni uomo di buona volontà facci scorgere le orme del tuo passaggio

Dagli Atti degli Apostoli

Allora ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in giorno di sabato. Entrati in città, salirono nella stanza al piano superiore, dove erano soliti riunirsi: vi erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo figlio di Alfeo, Simone lo Zelota e Giuda figlio di Giacomo. Tutti questi erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù, e ai fratelli di lui… 

Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi. (At 1,12-14; 2,1-4)


Spirito di Pentecoste, ridestaci all’antico mandato di profeti.

Dissigilla le nostre labbra, contratte dalle prudenze carnali.

Introduci nelle nostre vene il rigetto per ogni nostro compromesso.

E donaci la nausea di lusingare i detentori del potere per trarne vantaggio.

Trattienici dalle ambiguità. Facci la grazia del voltastomaco per i nostri peccati.

Poni il tuo marchio di origine controllata sulle nostre testimonianze.

E facci aborrire le parole, quando esse non trovano puntuale verifica nei fatti.

Spalanca i cancelletti dei nostri cenacoli.

Aiutaci a vedere i riverberi delle tue fiamme nei processi di purificazione che avvengono in tutti gli angoli della terra.

Aprici a fiducie ecumeniche.

E in ogni uomo di buona volontà facci scorgere le orme del tuo passaggio.

Amen.

Invocazione dello Spirito, di mons. Tonino Bello