Il Papa e i suoi rappresentanti. Chi è il Legato Pontificio.

Il Papa governa e serve la Chiesa di Dio, cioè l’intera comunità dei fedeli cattolici (gerarchia e laici) in vari modi e forme. La prima è quella diretta ed esplicita, cioè ogni qualvolta si rivolge ai singoli fedeli o a tutta la comunità sia durante le celebrazioni oppure nei molteplici modi coi i quali, tradizionalmente e giuridicamente, i Pontefici si sono sempre rivolti al popolo di Dio (per esempio le encicliche, e gli altri documenti anche dogmatici).

Vi sono poi una serie di modalità attraverso le quali il Papa si rende presente nelle diverse situazioni e contesti: anzitutto attraverso il Collegio dei Cardinali che, singolarmente o nella loro collegialità, lo rappresentano presiedendo le varie Congregazioni oppure ogni qual volta parlano o agiscono a nome suo; la seconda grande categoria di rappresentanza è il Collegio dei Vescovi che, con a capo il Santo Padre, costituisce l’Episcopato mondiale in quanto Successori degli Apostoli riuniti in Concilio o in Sinodo oppure ordinariamente nel governo pastorale delle singole Chiese sparse in tutto il mondo.

Vi sono poi una serie di modalità ufficiali e di rappresentanza del Pontefici: anzitutto Nunzi Apostolici, chiamati anche Legati Apostolici che sono essenzialmente gli Ambasciatori del Papa in quanto Sovrano dello Stato della Città del Vaticano. Oltre i Nunzi vi sono, poi, gli Inviati Personali o Speciali del Papa: che ricevono l’incarico, in determinate circostanze, di rappresentare personalmente e direttamente il Pontefice. È il caso che riguarda la nostra Arcidiocesi Arborense: il 7 settembre prossimo dunque, in occasione del 70° dell’incoronazione del simulacro del Nostra Signora del Rimedio, nella persona del card. Mauro Gambetti, Inviato Speciale del Sommo Pontefice, siamo chiamati a riconoscere lo stesso papa Francesco; le parole che il Cardinale Legato proferirà avranno questa cifra e questo criterio ecclesiale e questo significato profondo, saranno le parole del Papa per la nostra Chiesa Diocesana, dovranno perciò essere accolte dal popolo di Dio come un dono prezioso di papa Francesco alla nostra Arcidiocesi Arborense, Pastore e fedeli.


Mauro Gambetti: un frate Cardinale

Il cardinale Mauro Gambetti è nato il 27 ottobre 1965 a Castel San Pietro Terme, provincia ed arcidiocesi di Bologna, in Emilia-Romagna. Ha vissuto l’infanzia e la giovinezza a Imola: dal padre, fondatore di un’impresa metalmeccanica, ha ereditato il gusto per la meccanica. Dopo la maturità ha studiato ingegneria meccanica e si è laureato all’Università di Bologna. A 27 anni è entrato nell’Ordine dei Frati Minori Conventuali. Dopo gli anni di formazione è stato ordinato presbitero nel 2000. È stato ministro provinciale della sua regione e Custode Generale del sacro convento di San Francesco in Assisi. Papa Francesco, nelle frequenti visite ad Assisi ne ha certamente percepito la sensibilità e la spiritualità francescana e, stupendo un po’ tutti, il 25 ottobre 2020 ha annunciato la sua creazione a cardinale. È stato quindi ordinato vescovo e nominato Vicario Generale della Città del Vaticano e Presidente della fabbrica di San Pietro. È la prima volta che un francescano conventuale torna a ricevere la porpora dal XIX secolo: l’ultimo era stato p. Antonio Maria Panebianco, creato cardinale il 27 settembre 1861.

A cura di mons. Tonino Zedda