Santa Teresa di Lisieux patrona delle missioni

Teresa di Lisieux, missionaria dell’amore di Dio. Si, proprio così, per la Santa francese, proclamata Dottore della Chiesa il 19 ottobre 1997, da papa Giovanni Paolo II, nel giorno in cui si celebra la Giornata Mondiale delle Missioni, testimoniare l’amore di Dio è stata la missione della sua breve vita.

Teresa, il cui nome religioso è Teresa del Bambino Gesù e del Volto Santo, conosciuta a livello mondiale, non aveva svolto studi regolari e ancora meno aveva frequentato l’università, ma possedeva un dono, che vale più di ogni sapere terreno, ossia quello di vivere la propria vocazione di fede in Dio, facendo suo il comandamento dell’amore nel Signore in modo autentico, pieno e totale. Amare Gesù e farlo amare: sarà questa la vocazione della sua breve vita.

Teresa nasce in Francia a Alençon nel 1873. A soli 4 anni perde la madre a causa di un tumore al seno e la famiglia si trasferisce a Lisieux. La perdita della madre segnerà profondamente la vita di Thérèse, e ci vollero dieci anni per riprendersi dallo shock. A farle da madre fu la sorella Pauline, che scelse, poi, la vita monastica, diventando monaca carmelitana. La mancanza della sorella Pauline, riaprirà, però, antiche ferite, segnando nuovamente l’infanzia della Santa di Lisieux e facendola ammalare anche nel corpo. Il 13 maggio 1883, Teresa del Bambin Gesù aveva 10 anni e venne improvvisamente guarita nel momento in cui una statua della Vergine sorrise alla piccola.

L’anno appresso, in occasione della sua Prima Comunione, già pensava di voler diventare suora carmelitana. Nel 1888 entrerà nel Carmelo di Lisieux all’età di 15 anni e, dopo anni di ricerca, riceverà la grazia di approfondire l’amore misericordioso di Dio che si compie in Gesù incarnato, suo figlio. Ha scritto Storia di un’anima che viene considerato uno dei capolavori della spiritualità di tutti tempi. L’opera, pubblicata postuma, nel 1898, racconta il percorso di un’anima elevata e raccoglie tra le altre cose poesie, lettere, preghiere e persino storie teatrali. La particolarità della sua spiritualità è nota col nome di Piccola via. La via indicata da Santa Teresa di Lisieux consiste nel trovare e poi coltivare la dimensione spirituale, cercando la santità attraverso le piccole azioni svolte nel quotidiano, improntate nell’amore verso Dio. Morirà di tubercolosi il 30 settembre 1897 a soli 25 anni.  La religiosa e mistica, protettrice delle missioni, ma anche degli ammalati di AIDS, venne canonizzata nel 1925 da papa Pio XI, che la definì la stella del suo pontificato.

Mons. Guy Gaucher, dell’ordine del Carmelo, scomparso nel 2014, sintetizzò in questo modo la figura di Santa Teresa di Lisieux: Negli scritti di Thérèse di Lisieux, probabilmente non troviamo, come in altri Medici, una presentazione scientificamente organizzata delle cose in Dio, ma vi possiamo scoprire una testimonianza illuminata della fede che, accogliendo con amore fiducioso la misericordiosa condiscendenza di Dio e della salvezza in Cristo, svela il mistero della santità della Chiesa.

A cura di Franca Mulas

Pubblicato su L’Arborense n. 33 del 2022