Fratelli e sorelle, La liturgia della Parola di questa celebrazione ci presenta il mistero più grande della nostra fede, quello della seconda persona della Trinità che si fa uomo, con la formula lapidaria di San Giovanni: Il Verbo si è fatto carne. Il testo greco, tradotto alla lettera, dice: il Verbo carne si fece e evidenzia molto bene come i due estremi si tocchino: il Verbo e la carne, il Cielo e la terra, Dio e l’umanità. Questa presenza di Dio nel mondo che evochiamo con la liturgia natalizia deve rimanere viva al di là di questa ricorrenza; non può essere ignorata o messa tra parentesi nella vita quotidiana. Gesù è nostro contemporaneo, non è un oggetto di studio, non è un personaggio della storia passata, non è un maestro di morale che viene citato per le sue massime di saggezza umana.
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