Cari fratelli e sorelle, Abbiamo celebrato il mistero della manifestazione del Signore nella solennità del Natale e ne rinnoviamo la celebrazione oggi con la solennità dell’Epifania. Questa duplice celebrazione è frutto del mutuo influsso delle tradizioni orientali ed occidentali. In effetti, la festa dell’Epifania ha le sue origini nell’Oriente Cristiano verso gli anni 120-140 come la commemorazione del battesimo del Signore. Il Martirologio Romano descrive la solennità odierna con queste parole: “Solennità dell’Epifania del Signore, nella quale si venera la triplice manifestazione del grande Dio e Signore nostro Gesù Cristo: a Betlemme, Gesù bambino fu adorato dai magi; nel Giordano, battezzato da Giovanni, fu unto dallo Spirito Santo e chiamato Figlio da Dio Padre; a Cana di Galilea, alla festa di nozze, mutando l’acqua in vino nuovo, manifestò la sua gloria”. Dunque, Cristo si manifesta ai pagani, ai Giudei, agli apostoli: tre momenti successivi della relazione tra Dio e l’uomo. Vediamo quali insegnamenti sono racchiusi in questa rievocazione della manifestazione di Dio nella vita e nella persona di Gesù.
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