vaticano 19 marzo. una riflessione sull’omelia di insediamento di papa francesco

I nostri schemi sociali stanno andando in frantumi e, probabilmente, anche quelli sottesi al nostro vivere da credenti. La prima reazione dinanzi al “custode” è relativa al rango, indubbiamente basso, di secondo ordine, una posizione che, se ti consente di sbarcare il lunario, non ti consente rilevanza e prestigio. Papa Francesco, con mite calma, li abbatte e, si direbbe digusto!, con precisa e fine ironia.

La parola centrale dell’omelia, quella del “la” del programma di pontificato, è proprio “custode”: ben strano con un pontificato inteso come supremazia, vertice ragguardevole e dignità somma.

Il “custode” si spende in solo servizio e si identifica con una persona ben precisa, una persona umana che, come ben conosciamo dal racconto evangelico, i dubbi, le perplessità, le esitazioni le ha sperimentate, tanto da prendere una decisione radicale: rimandare la sposa incinta.