arcidiocesi di oristano. Progetto Eleonora Criteri per un confronto

Progetto Eleonora Criteri per un confronto

La comunità diocesana arborense, in fedeltà all’insegnamento della Chiesa, e in modo particolare di Benedetto XVI e Francesco, segue con interesse tutte le iniziative che tutelano il territorio e, allo stesso tempo, promuovono lo sviluppo sociale e economico della nostra popolazione. Perciò, essa, nel pieno rispetto delle competenze delle istituzioni che amministrano il bene comune, sente il dovere di fare presenti alcuni criteri morali per l’orientamento delle scelte operative nella ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi nel comune di Arborea e negli altri comuni della Provincia.

 
Alla base di questi criteri c’è innanzitutto il rispetto delle persone che vivono il territorio. Nel caso specifico, perciò, dell’autorizzazione della Saras a effettuare trivellazioni nel territorio di Arborea, gli Arborensi sono i primi interessati a non subire gli eventuali danni di qualsiasi genere, che provengono dall’estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi.

 
E’ necessario, in secondo luogo, fare uno studio attento e oggettivo di fattibilità per esaminare costi,  ricavi e rischi dell’estrazione del gas metano, onde consentire a tutte le persone coinvolte direttamente o indirettamente di conoscere i termini del problema e, conseguentemente, di fare le scelte che si ritengono più giuste e appropriate nell’interesse dell’intera comunità regionale.

 
Nel compiere queste scelte, in terzo luogo, bisogna ovviamente tener conto che l’industria agroalimentare del territorio arborense, usufruendo di un territorio ancora incontaminato, ha garantito sinora e può garantire in futuro sia il benessere delle popolazioni locali sia l’esportazione del marchio di qualità dei suoi prodotti nell’isola e nel continente.

 
La comunità diocesana, infine, ribadisce la convinzione che le risorse del suolo sardo sono primariamente a beneficio degli stessi sardi. I doni preziosi della natura e dell’ambiente, quindi, devono servire soprattutto a creare benessere materiale per le nostre popolazioni e posti di lavoro sicuri per i nostri giovani. Solo se i sardi resteranno protagonisti del loro sviluppo sociale ed economico, si impediranno la devastazione del territorio e le forme dirette o indirette di sfruttamento industriale a prevalente vantaggio esterno.