riola sardo. Giacomo Zichi ammesso agli ordini del diaconato e prebiterato

RIOLA SARDO. Sabato

 

“Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.” (Mc 1, 19-20)

Era il 13 settembre 2010… La mia famiglia, il mio parroco e alcune persone care mi hanno accompagnato in seminario… I sentimenti si contrastavano in maniera repentina: gioia e paura, preoccupazione e ottimismo, ricordi certi del passato e fiducia in un nuovo futuro pensato da Dio per me… Iniziava in quel giorno, infatti, il mio cammino di discernimento per approfondire la chiamata di Dio, che mi ha invitato a seguirlo nella strada verso il sacerdozio… dopo un anno presso il seminario di Oristano, ora mi trovo al terzo anno di cammino nel Seminario maggiore di Cagliari e, concluso il primo biennio formativo, vi annuncio con grande gioia che
il prossimo 4 gennaio 2014
alle ore 17.00
nella Parrocchia San Martino vescovo in Riola Sardo,
Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Ignazio Sanna,
Arcivescovo metropolita di Oristano,
mi ammetterà
tra i candidati agli Ordini Sacri del Diaconato e del Presbiterato.
Affidandomi alla vostra preghiera, confido nella vostra presenza.

Che cos’è il rito di Ammissione?
Il “Rito di ammissione” è la manifestazione pubblica del proposito, da parte del candidato, di voler proseguire il cammino verso il sacerdozio. Il Rito si svolgerà durante la Messa presieduta dal vescovo, che, a nome della Chiesa, accoglierà l’intenzione del candidato, il quale, consapevole della propria scelta, dovrà pronunciare il suo “eccomi” quando sarà chiamato per nome, affidandosi al Signore nella strada della sua vocazione. Tutto, infatti, parte da Dio: è Lui che chiama a seguirlo e prepara per ognuno una disegno di vita. E con il Rito di ammissione il candidato non solo sceglie di mettersi nelle mani del Signore, bensì anche in quelle della sua Chiesa, che attraverso il vescovo e gli educatori riconosce la chiamata e l’idoneità dei candidati e si impegna ad accompagnarli lungo il cammino.
Il Rito di ammissione, inoltre, mostra come la vocazione non sia un fatto privato, ma interessa tutta la comunità credente, la quale accompagna e sostiene il candidato attraverso la sua preghiera.

Giacomo Zichi