oristano, Omelia per il IX anniversario dell’ordinazione episcopale

Cari fratelli e sorelle,

E’ buona tradizione festeggiare anniversari, soprattutto quando essi sono a due cifre. Ognuno, infatti, custodisce ricordi di momenti felici, date di eventi epocali, memoria di successi particolarmente significativi. Il mio anniversario di ordinazione episcopale, pur custodendo una memoria di  consacrazione ad un servizio di ministero apostolico, non è ancora a due cifre e, quindi, non ha niente di particolare da festeggiare. Esso, però, ci offre un’occasione propizia per ritrovarci in questa Chiesa madre, e condividere i nostri ideali di vita cristiana, in ascolto della Parola di Dio, che ci viene trasmessa “da uno che ha autorità, e non come gli scribi” (Mt 7, 29). Papa Francesco avrebbe interpretato questa precisazione evangelica sulla natura dell’insegnamento di Gesù con l’affermare che bisogna insegnare con gesti e fatti concreti, e non con documenti noiosi che narcotizzano la gente. D’altra parte, proprio alla luce dell’insegnamento di Gesù, non possiamo non constatare che anche oggi ci sono troppi profeti fai da te, che confondono e spaventano la gente, troppi guaritori e guaritrici, che illudono e sfruttano i sofferenti, profanando il nome del Signore