ORISTANO. Omelia per la dedicazione dell’altare della Cattedrale

Cari fratelli e sorelle,

sono felice di poter finalmente dedicare il nuovo altare e il nuovo ambone della nostra Cattedrale dopo nove anni di riflessioni e progettazioni. Ringrazio tutti coloro che, a diverso titolo, hanno contribuito a rendere possibile l’adeguamento liturgico della Chiesa Madre della Diocesi Arborense, in fedeltà alle indicazioni del Concilio Vaticano II. Le creazioni dell’architettura sacra se, da una parte, rispettano le esigenze del culto, dall’altra parte, sono sempre esposte al giudizio dei critici dell’arte e dei gusti della gente. Nel pieno rispetto e, allo stesso tempo, al di là di queste contingenze storiche, in noi non può non prevalere la comunione dei sentimenti, con i quali, sull’altare, ara e mensa, portiamo l’offerta dei nostri sacrifici per unirli al sacrificio di Cristo, e dall’ambone, ascoltiamo l’annuncio della buona notizia del Vangelo.