«La morte è comune eredità di tutti gli uomini» diciamo nella liturgia, e oggi lo ripetiamo con fede nel Signore Risorto comunicando con tanta tristezza e immenso dolore la scomparsa del nostro sacerdote don Pietro Muggianu. Nel tempo dell’epidemia, nei giorni imprevisti e imprevedibili che stiamo vivendo, don Pietro – come tanti altri in questi tempi dolenti – ha fatto esperienza di un funesto contagio, divenuto irreversibile anche a causa di altre patologie e che oggi l’ha portato alla morte. Non l’abbiamo potuto incontrare negli ultimi giorni, non è stato possibile salutarlo nell’ora dell’ultimo passaggio e non potremo celebrare pubblicamente le esequie, e tutto questo si rivela un’altra prova per la nostra Chiesa diocesana, che continua a pregare anche per un altro sacerdote, ricoverato in terapia intensiva.
Ora mi sento e tutti ci sentiamo chiamati a chiedere luce e forza a Dio, perché solo Lui può illuminare i nostri volti e la nostra vita, nella certezza – come continua a dirci la liturgia – che «per un dono misterioso del tuo amore Cristo con la sua vittoria ci redime dalla morte e ci richiama con sé a vita nuova».
Con queste parole il Vescovo di Nuoro, mons. Antonello Mura, ha annunciato la morte, domenica 22 marzo, di don Pietro Muggianu, sacerdote originario di Orgosolo.
L’Arcivescovo Roberto e tutto il presbiterio arborense si uniscono al Vescovo e alla Diocesi di Nuoro nella preghiera per don Pietro e per il sacerdote ricoverato in terapia intensiva.
L’Arcivescovo Roberto rende noto che venerdi mattina, 27 marzo, si recherà al Cimitero di Oristano per pregare, in forma privata, per tutti i defunti della Pandemia del Coronavirus.