Museo Diocesano: aperta una nuova mostra.

Il Museo Diocesano di Oristano continua a proporre appuntamenti con l’Arte Sacra. Dal 16 ottobre è visitabile la mostra “L’immenso minuscolo” di Paola Minello (1955-2013).

Un percorso che propone al visitatore la ricerca spirituale alla quale l’artista ha dedicato gli ultimi anni della sua vita. Trenta tele dipinte dalla Minello che, con il marito Salvatore Garau, ha condiviso anche la sua esperienza artistica, infatti cinque delle opere rimaste incompiute sono state concluse da un intervento dello stesso Garau.

“Paola è riuscita, pur nella piccola dimensione, a creare un immenso spazio dove abitano, quasi nascoste, o appena rivelate (forse impaurite dalla forza del colore e del gesto che le circonda), minuscole figure rubate dai grandi classici e rimpicciolite così tanto da destare umile tenerezza, quasi suggerissero Io sono, non ho bisogno di farmi notare. Una pittura che tiene nella propria culla quei minuscoli angeli e santi di tante sacralità, che altro non sono che cellule viventi dentro ognuno di noi, sono memoria silente che appartiene alla sensibilità e alla cultura di ciascuno, accentuando il loro (il nostro) essere parte dell’universo, quell’universo meraviglioso senza fine che ci circonda e del quale spesso ce ne scordiamo.”

Venerdì 16 ottobre alle ore 10.30 nel Museo Diocesano Arborense (Piazza Duomo n. 1 Oristano) si è tenuta la conferenza stampa e preview della mostra, alla presenza del curatore Salvatore Garau.

Sempre venerdì 16 ottobre, dalle 17.00 alle 20.00, la mostra è stata aperta al pubblico con ingresso gratuito. L’esposizione sarà visitabile fino al 22 novembre 2020, il giovedì e il venerdì dalle 17 alle 20, il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.


Chi è l’autrice

Paola Minello nasce a Roma. Poco più che bambina fa parte del coro delle voci bianche della RAI, coro prestato alle opere liriche e anche alle colonne sonore di Morricone. Diplomatasi in canto al conservatorio di Santa Cecilia, appena diciassettenne diventa cantante a tempo pieno partecipando in veste di corista dell’orchestra a innumerevoli trasmissioni della Rai e come solista a “Pronto Raffaella”, “I migliori anni” e altre; è sua la voce in molte pubblicità nazionali. Nel 1974, grazie alla musica, conosce l’artista Salvatore Garau che incontra ancora e al quale si legherà nel 1991. Dal 2002 si dedicherà esclusivamente alla pittura sviluppando la sua personale ricerca. Tra le tante si ricordano le personali di Cagliari, Milano, Roma, Arezzo, Palermo, Noto; sue opere sono presenti nelle collezioni private e alla Fondazione di Sardegna.