Disposizioni per le processioni
- Nella mia lettera al Presbiterio del 9 maggio 2021, a causa dell’aggravarsi della situazione sanitaria, avevo disposto il divieto di svolgere le processioni in occasione delle feste patronali e dei santi.
- La richiesta da parte di alcuni parroci delle due diocesi, l’attuale andamento della pandemia e i nuovi metodi per contrastarla suggeriscono di poter riprendere le processioni con la partecipazione del popolo; possibilità confermata anche dalla lettera della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana del 29 luglio scorso.
Pertanto, col presente Decreto
revoco
in tutto il territorio dell’Arcidiocesi di Oristano e della Diocesi di Ales-Terralba il divieto di fare le processioni.
Le processioni sono una bella espressione di religiosità e possono costituire un momento importante se vissuto spiritualmente con intensità, preparato da un’opportuna catechesi e preghiera, con la partecipazione dei fedeli – a partire dai membri dei comitati – con continui riferimenti ai sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucaristia. Le processioni devono mantenere un alto profilo teologico, liturgico, ecclesiale ed umano.
In vista di una maggior evangelizzazione della pietà popolare, chiedo ai parroci, in dialogo con i Consigli pastorali, di avviare una riflessione su quali processioni siano da conservare per radicamento e importanza per il bene della comunità. Quando non vi saranno le processioni, si potranno onorare i santi con altri momenti liturgici (Messa, liturgia delle Ore, Novene, Rosario etc.) e momenti di catechesi per tutta la comunità
Il parroco, in accordo con le autorità civili e sanitarie, a cui sarà chiesto il benestare in relazione alla sicurezza e all’assenza del pericolo di contagio, dopo aver informato l’Ordinario, potrà organizzare, in accordo coi Comitati, la processione.
Il parroco è tenuto al rispetto delle norme contenute nel Protocollo firmato dalla Presidenza della CEI e dal Governo italiano (il 7 maggio 2020) con le integrazioni successive del Ministero dell’Interno e della Segreteria Generale della CEI, così come stabilito dall’art. 1 comma 10 lettera q del DPCM 14 gennaio 2021. Ricordo che il parroco ha la responsabilità legale e risponde personalmente in caso di mancato adempimento delle norme vigenti.
In particolare:
- bisogna osservare la distanza di 2 metri (per coloro che cantano) e 1,5 metri per gli altri fedeli che partecipano alla processione;
- è obbligatoria la mascherina;
- è vietato toccare o baciare reliquie, statue o altri oggetti portati in processione;
- in caso di sintomi influenzali/respiratori o in presenza di una temperatura di 37,5° e oltre, è vietato partecipare alla processione;
- il parroco dovrà essere coadiuvato da volontari che favoriscano il corretto adempimento di tutte le norme antiCovid-19.
- Le norme del presente Decreto si attuano per tutte le processioni o manifestazioni da tenersi all’esterno delle chiese nel territorio parrocchiale.
Per quanto riguarda la celebrazione delle esequie: rimane in vigore, sino a nuove disposizioni, la norma che prevede che il rito si debba concludere con l’ultima raccomandazione e il commiato dentro la chiesa: è dunque vietato il corteo funebre.
Oristano 1° ottobre 2021
Memoria di S. Teresa del Bambin Gesù
Il Cancelliere, Mons. Antonino Zedda
+ Roberto Carboni
Arcivescovo Metropolita di Oristano
Vescovo di Ales- Terralba