Cracovia non dimentica il suo amato Giovanni Paolo II

Permettete, prima di andare via, di guardare ancora una volta Cracovia, questa Cracovia, dove ogni pietra e ogni mattone mi sono cari.

Queste parole, pronunciate da San Giovanni Paolo II durante la sua prima storica visita nel 1979, riescono a rendere reale e tangibile l’amore che papa Wojtyla aveva per questa città. E, allo stesso modo, ogni angolo di Cracovia ricorda benevolmente l’anima di questo grande pontefice con una statua, un’icona, o semplicemente una targa che porta il suo nome.

Questo sconfinato affetto è tuttora vivo, nonostante gli anni trascorsi dalla sua elezione nel 1978. In seguito alla beatificazione (2011) e alla canonizzazione (2014), migliaia di persone continuano a recarsi nei principali luoghi di culto per ripercorrere il suo cammino.

Partendo dalla Basilica di San Francesco, è possibile toccare con mano il banco dove era solito pregare, lasciato appositamente vuoto nel pieno rispetto della sacralità del posto; oppure, di fronte alla chiesa, si rimane incantati dal bellissimo ritratto sulla facciata d’ingresso del palazzo vescovile; fino ad arrivare all’interno del cortile del Castello, dove si può ammirare l’imponente statua bronzea a lui dedicata. Ogni elemento conserva un forte sentimento, scolpito nel cuore di tutti i polacchi. Proseguendo il percorso segnato dal suo amore per la città, si arriva al Museo Arcidiocesano cardinale Karol Wojtyła: sono in mostra tante foto, m anche libri, vestiti, e perfino gli sci, a raccontare pagine della sua vita tra la fine degli anni ’50 e gli anni ‘60. Tra i diversi monumenti ed edifici religiosi memoriali della vita del Papa Santo, non si può dimenticare il santuario di Jasna Góra a Częstochowa, città da tutti i polacchi considerata come la capitale spirituale della nazione.

Karol Wojtyła la visitò diverse volte, dalla gioventù fino a tutto il periodo del suo pontificato. Divenuto Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, in questo luogo sono presenti numerose testimonianze legate a Giovanni Paolo II, e una fra tutte che suscitò il risveglio, da parte dei pellegrini di tutto il mondo: nell’agosto del 1991 il papa riuscì ad attirare presso il Santuario oltre un milione di giovani, soprattutto dai paesi dell’Est, che erano ancora sotto il dominio dell’Unione Sovietica, dimostrando così che la sua passione e il suo esempio riuscì a fare breccia nei cuori di tantissimi giovani. Infine, di recente costruzione, il Centro Giovanni Paolo II Non abbiate paura! istituito per commemorare e diffondere la spiritualità, la cultura e la teologia di un pontificato davvero forte e, per molti versi, rivoluzionario, del papa polacco. Da studente universitario, a operaio, poeta, seminarista, sacerdote, vescovo, cardinale e infine Pontefice della Chiesa Cattolica: Papa Giovanni Paolo II è ancora tra noi e il suo spirito continua a proteggere e a vivere tra le strade, nelle piazze e soprattutto nei cuori della sua amata Cracovia.

Alessia Perone (da Cracovia)