Sant’Archelao. Il rituale della liturgia propria

Testi propri o comuni?

Mi capita abbastanza frequentemente di constatare che nelle feste e nelle memorie dei santi, anche di quelli molto venerati dal popolo di Dio, oppure con un culto radicato e profondo, che non ci siano testi celebrativi propri (eucologia). In questi casi bisogna, necessariamente, attingere ai testi, previsti di solito nelle sezioni finali dei libri liturgici, chiamati de comunis. Si tratta di orazioni, letture, antifone, prefazi, che, con gli opportuni adattamenti, possono andare bene alle varie categorie di santi (apostoli, martiri, pastori, confessori, vergini etc.) o a seconda del grado liturgico (feste, memorie obbligatorie o facoltative).

Purtroppo anche il nuovo Messale e, ancora prima, il Lezionario, non offre molte possibilità di scelta: i vescovi hanno previsto pochissimi testi, e di solito assai simili per messaggio e per stile che, evidentemente, mal si adattano a descrivere la grande varietà di santi e beati che arricchisce il Santorale. È assai strano poi che, alcuni santi poco conosciuti abbiano testi propri e altri santi invece, conosciutissimi e veneratissimi, non abbiano nessun testo proprio, al massimo solo la Colletta, per cui bisogna attingere per forza dai testi comuni.

Faccio solo qualche esempio: veneratissimo in tutta la Chiesa, specie in quella di Roma, il martire san Sebastiano, anche nella Terza edizione del Messale Romano, ha solo la Colletta, per il resto, antifone orazioni e letture bisogna attingere dal Comune, così anche la veneratissima santa Agnese, citata anche nel Canone romano; San Francesco di Sales invece ha testi propri, ma non ha le antifone di ingresso e di comunione; al contrario dei santi Timoteo e Tito che hanno anche le antifone. San Filippo Neri ha tutti i testi propri, santa Rita da Cascia, assai venerata in tutta la Chiesa, solo nella terza edizione del Messale ha appena la Colletta: nei Messali precedenti non era presente alcuna orazione, una dimenticanza davvero incredibile. San Carlo Lwanga e compagni martiri ugandesi hanno un’officiatura propria così come i santi Andrea Dung-Lac e compagni martiri vietnamiti, di altre nazioni invece il Messale sembra scordarsi del tutto; San Francesco Saverio, grande missionario, ha un ufficio proprio; il pontefice Giovanni Paolo II (per alcuni dovrebbe essere ricordato con il titolo Grande o Magno) invece ha solo uno striminzito testo proprio di Colletta.

Ma il fatto forse più eclatante di tutto il Messale riguarda il veneratissimo Sant’Antonio di Padova: per gli esperti il santo, dopo San Francesco d’Assisi, più venerato al mondo, ha solo una Colletta propria… per il resto tutto dal comune.

Per i santi venerati in una particolare regione ecclesiastica (es. la Sardegna) c’è una provvidenziale possibilità quella cioè di predisporre Testi propri e, una volta approvati dalla Conferenza Episcopale regionale si possono inviare alla Congregazione compente per la necessaria autorizzazione. In attesa di questo passaggio ufficiale le Chiese di Sardegna stanno tentando di predisporre testi propri per i Santi Sardi: ma i tempi sembrano salomonici.

Nel frattempo ogni Diocesi si è organizzata in modo autonomo: per quanto riguarda il proprium di Sant’Archelao, patrono della nostra arcidiocesi, fu l’arcivescovo mons. Sanna a chiedere all’Ufficio Liturgico diocesano di preparare i testi che, in seguito furono, da lui approvati diventando normativi per l’intera Chiesa diocesana. I testi proprium di Nostra Signora del Rimedio, anch’essa patrona dell’arcidiocesi, sono stati predisposti su incarico del nostro arcivescovo mons. Carboni.

A cura di mons. Antonino Zedda, Cancelliere Arcivescovile


FESTA DI SANT’ARCHELAO

Eucologia (Testi propri per la Liturgia eucaristica)

Colletta

Dio onnipotente e misericordioso che allieti la Chiesa Arborense nella festa del sacerdote e martire sant’Archelao, sapiente maestro del popolo cristiano, concedi a noi, per sua intercessione, di essere radicati e fondati nella fede. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Sulle offerte

Accogli, Signore, l’offerta del nostro servizio sacerdotale, come hai gradito il sacrificio che sant’Archelao ha celebrato sull’altare e nel martirio e dona a noi fede coraggiosa e coerenza di vita. Per Cristo nostro Signore. Amen

Dopo la Comunione

O Padre, il pane che abbiamo spezzato alla tua mensa, nella gioiosa memoria del santo martire Archelao, ci dia vittoria nelle prove, perché possiamo gustare dell’albero della vita nel tuo regno. Per Cristo nostro Signore. Amen