L’ascolto anima il secondo anno di cammino sinodale: papa Francesco ricorda che l’ascolto è la via maestra per riannodare i fili di un dialogo interrotto. Questa è stata la stella polare che ha orientato il percorso di questo segmento di cammino sinodale fra le associazioni e i movimenti che operano nel territorio diocesano.
Dopo il lancio avvenuto il 17 gennaio con la presenza dell’Arcivescovo, una prima tappa è stata quella di identificare quale, dei tre Cantieri, si volesse percorrere insieme; e dopo aver scelto quello della casa e del villaggio, sono stati identificati i due dialoghi che, nel nostro contesto sociale ed ecclesiale, avrebbero reso concreto il percorso.
La scelta è caduta sui giovani e sulle famiglie. Dopo una lunga preparazione dalle quale è emersa la difficoltà di identificare i giovani interlocutori e la delicatezza di interloquire con i giovani oggi, l’11 maggio è stato organizzato un incontro con loro.
Nello spirito che il Papa ha indicato alla comunità ecclesiale, non ci si poteva rivolgere a giovani appartenenti alla comunità ecclesiale, dunque, sono state fatte varie proposte in alcune scuole superiori. Nella solita e familiare cornice del Salone di San Domenico, ci si è messi in ascolto di sei giovani studenti ai quali sono stati proposto tre argomenti: Chiesa e giovani, Fede e spiritualità, Gap generazionale.
Su L’Arborense del 18 giugno, il n. 22, un ampio servizio sull’incontro.