La visita Ad Limina e le elezioni regionali all’Ordine del Giorno dell’ultimo incontro della CES

Nella recente riunione della Conferenza Episcopale Sarda, svoltasi a Donigala Fenughedu sotto la presidenza di mons. Antonello Mura, i Vescovi della Sardegna hanno tra l’altro approfondito la preparazione della visita ad Limina apostolorum che li vedrà impegnati in Vaticano, incontrando il Papa e i Dicasteri della Santa Sede, dall’8 al 13 aprile 2024.  In vista di tale appuntamento, che arriva dopo quello del 2013, i Vescovi, oltre a invitare tutte le comunità alla preghiera, sono consapevoli di portare con sé, presso la sede di Pietro, tutta la Sardegna, ecclesiale e sociale, e per questo invitano tutti coloro che potranno farlo a presenziare a qualche momento pubblico, tra i quali le celebrazioni già fissate nelle Basiliche romane.  

Il calendario prevede la Santa Messa secondo il seguente calendario: Martedì 9 aprile ore 7.15, Basilica di San Pietro; Mercoledì 10, ore 18.00, S. Paolo Fuori Le Mura; Giovedì 11, ore 7.00, S. Maria Maggiore; Venerdì 12, ore 7.30, S. Giovanni in Laterano.  Mercoledì 10, dalle ore 9.00, i Vescovi parteciperanno all’Udienza Generale, alla quale sono stati invitati i seminaristi e gli educatori del Seminario Regionale e quelli dei Seminari Minori.

Nell’incontro di Donigala, i Vescovi hanno anche condiviso alcune riflessioni riguardanti la situazione attuale dell’isola, anche tenendo conto dei temi che risultano cruciali, non solo nel dibattito politico che precede le elezioni amministrative regionali del prossimo 25 febbraio, ma anche per il futuro della Sardegna. Nell’invitare alla partecipazione al voto – diritto e dovere fondamentale e inalienabile dei cittadini – i Vescovi esprimono forte preoccupazione per un tema generativo del nostro futuro, quello del lavoro. I cambiamenti ai quali stiamo assistendo – dicono i Vescovi – tra i quali quelli legati all’emergere di nuove tecnologie e al prevalere di un sistema economico-finanziario nel quale l’uomo e le comunità sembrano essere sempre meno decisivi, impongono il recupero della centralità della politica. Solo recuperando norme sociali e regole comuni degne dell’uomo, i nostri territori, soprattutto le zone interne, potranno rifiorire e immaginare il loro futuro con speranza. I princìpi costituzionali di equità e di sviluppo, di democrazia e di solidarietà sono quelli che, come credenti, ritroviamo come fonte nella dottrina sociale della Chiesa. Sullo sfondo, inoltre, la Conferenza Episcopale Sarda indica anche un intervento strutturale di medio-lungo periodo che rimetta al centro un processo educativo e politiche dell’istruzione attente al bene comune, come anche competenze professionali da attivare e coltivare lungo tutto il percorso di vita delle persone.

Nel corso dell’incontro i Vescovi hanno anche provveduto alle seguenti nomine: prof.ssa Anna Maria Posadino (Diocesi di Sassari), delegata regionale per l’Educazione, la Scuola e l’Università; Don Fidele Koto (Diocesi di Ales-Terralba), direttore regionale per la Cooperazione missionaria tra le Chiese; Don Maurizio Mirai (Diocesi di Iglesias), delegato regionale per l’Ufficio Catechistico; dottor Roberto Comparetti (Diocesi di Cagliari), delegato regionale per le Comunicazioni sociali.

+ Corrado Melis, Segretario